«Se gli USA ci daranno velocemente i mezzi necessari finiremo il lavoro a Gaza»

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Il discorso di Netanyahu non ha comunque mancato di suscitare critiche. L’ex presidente della Camera USA Nancy Pelosi lo ha per esempio definito «di gran lunga il peggior intervento di qualsiasi dignitario straniero invitato e onorato del privilegio di rivolgersi al Congresso degli Stati Uniti». Dopo il discorso di Netanyahu, Pelosi ha quindi scritto su X: «Molti di noi che amano Israele hanno dedicato del tempo oggi ad ascoltare i cittadini israeliani le cui famiglie hanno sofferto a seguito dell'attacco terroristico e dei rapimenti di Hamas del 7 ottobre. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre fonti

Quello che sta accadendo non è uno scontro di civiltà, ma tra barbarie e civiltà, tra coloro che glorificano la morte e coloro che glorificano la vita. Per far trionfare le forze della civiltà, Usa e Israele devono stare insieme». (Corriere del Ticino)

Netanyahu attacca i manifestanti: "Utili idioti dell'Iran" 01:09 (Il Mattino di Padova)

Accolto da una Washington dove già dalle prime ore della mattinata i manifestanti pro palestinesi avevano preso ad assediare la cittadella di Capitol Hill, Benjamin Netanyahu ha pronunciato il suo quarto discorso davanti al Congresso (LAPRESSE)

Netanyahu al Congresso Usa: «Con Hamas scontro di civiltà». Pelosi: «Mai sentito discorso peggiore»

"Quello che sta accadendo non è uno scontro di civiltà ma tra barbarie e civilizzazione, tra coloro che glorificano la morte e coloro che glorificano la vita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

ROMA – “Cari amici sono venuto qui per dirvi che noi vinceremo”. Così il premier israeliano Netanyahu ha iniziato il suo discorso al Congresso Usa. Lunghi applausi ma anche molti fischi al suo ingresso, e molti posti liberi. (Dire)

Una difesa a spada tratta della volontà di andare avanti con la guerra a Gaza che ha destato non poche perplessità, soprattutto tra gli esponenti democratici, alcuni dei quali l'hanno contestato apertamente, anche con cartelli con la scritta “Criminale di guerra”. (L'Unione Sarda.it)