“La Balocco è stata più forte degli choc. Il caso Ferragni? Mai tradito i consumatori”

TORINO. Strada dell’Assietta, l’estate del 2022. Un fulmine uccide Alberto Balocco, il manager che ha guidato la crescita di un piccolo colosso a dimensione famigliare. È un dramma di quelli che rischiano di spazzare via dinastie e ditte. «La perdita improvvisa di mio fratello, a distanza di meno di due mesi da quella di mio padre Aldo, che è stato fino all’ultimo presente in azienda nonostante l’età, è stata uno choc terribile per tutti noi. (Necrologie La Provincia Pavese)

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Così Alessandra Balocco, sorella di Alberto, si è ritrovata catapultata nel ruolo di amministratore delegato: "Siamo una realtà molto solida, cresciuta nel tempo in maniera equilibrata. Questo ci ha sempre consentito di affrontare con serenità anche i momenti più complicati" spiega in un'intervista alla Stampa. (L'HuffPost)

L’amministratore delegato del gruppo dolciario, subentrata nel 2022 ad Alberto Balocco, assicura che l’azienda “non ha messo in atto alcuna pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori”, e di avere agito (e di potere dimostrare nell’apposita sede) in “piena buona fede“. (Dissapore)

Una conclusione che oggi è stata certificata da due sentenze di pura procedura. (Giornale di Sicilia)

L’influencer ha dovuto pagare una salatissima multa (circa di un milione di euro, la stessa cifra ricevuta dall’azienda dolciaria per suggellare la partnership commerciale), ma sul banco degli imputati è finito anche il gruppo piemontese. (IL GIORNO)

Parla del pandoro gate, Alessandra Balocco, l'amministratrice delegata del gruppo alimentare che porta il suo cognome e che è finito nella bufera per l'edizione limitata del dolce natalizio firmata da Chiara Ferragni. (leggo.it)

Non usa giri di parole Alessandra Balocco, amministratore delegato del gruppo dolciario, riferendosi al caso del pandoro griffato da Chiara Ferragni che tra dicembre 2023 e gennaio 2024 è stato al centro delle cronache mediatiche. (Gambero Rosso)