Al Kikli in visita al ministro degli Interni libico ricoverato a Roma: contro di lui le accuse di Onu e ong

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Corriere Roma INTERNO

Esponenti del governo libico ma anche di milizie in visita a Roma, in una stanza al quarto piano dell’European Hospital, al Portuense, dove è ricoverato il ministro degli Affari interni Adel Juma Amer, vittima di un attentato a Tripoli a febbraio. In una foto di gruppo pubblicata oggi sulla pagina di X di Refugees in Libya accanto al paziente, compare Abdul Ghani al Kikli, accusato da organismi internazionali di violenze nei centri di detenzione libici. (Corriere Roma)

Su altri giornali

Il suo nome, dice chi in Libia lavora o ha lavorato, non si pronuncia, si sussurra. Perché Gheniwa, al secolo Abdel Ghani al-Kikli, è uomo potente, con occhi e orecchie in ogni parte del Paese, da Tripoli che in larga parte controlla, a Bengasi che gli ha dato i natali. (la Repubblica)

Ma gli esperti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, così come quelli dell’ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani, lo hanno identificato come responsabile di gravi violazioni e abusi in Libia. (Corriere Roma)

Dopo il caso del generale libico Almasri, una nuova bufera politica investe l’Italia per la presenza nel Paese di un altro controverso esponente delle milizie libiche. (Tiscali Notizie)

Mentre il Guardasigilli Carlo Nordio continua a non dare risposte sul caso Almasri (il capo della polizia giudiziaria libica, arrestato e poi rilasciato nel nostro Paese nonostante un mandato di cattura della Cpi), un altro caso Libia scuote il governo Meloni. (LA NOTIZIA)

Mentre l’operato del governo su liberazione e rimpatrio lampo di Almasri è ancora al vaglio della Corte penale internazionale, un altro comandante libico accusato di torture e abusi viene avvistato in Italia, come anticipato ieri da Repubblica. (la Repubblica)

Il manifesto del 22 marzo 2025 (il manifesto)