La cometa C/2023 dà spettacolo ed è possibile vederla ad occhio nudo

La cometa C/2023 dà spettacolo ed è possibile vederla ad occhio nudo
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas continua a dare spettacolo anche dopo aver raggiunto la distanza minima dalla Terra, lo scorso 12 ottobre: è ancora visibile al tramonto in direzione Ovest, nella costellazione del Serpente, anche se comincia ad affievolirsi sempre più, dal momento che il suo picco di luminosità è stato il 9 ottobre, mentre era in avvicinamento al nostro pianeta (ecco gli scatti più suggestivi dal Gargano al Salento e quelli nel cielo di Montalcino). (Corriere TV)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quella di martedì 15 Ottobre 2024 è stata l'ultima vera occasione per osservare la Cometa del Secolo, un oggetto astronomico che vaga nel nostro Sistema Solare da tempi immemori e che di tanto in tanto si avvicina al Sole, rendendosi visibile. (CastelliNotizie.it)

La cometa era visibile sia dall'emisfero settentrionale che da quello meridionale. Dopo essersi avvicinata a circa 71 milioni di chilometri dalla Terra, non tornerà per altri 80 mila anni. (Corriere TV)

Tsuchinshan deriva da Zǐjīn Shān, 紫金山 = montagna viola, dove si trova l'osservatorio che ha scoperto il corpo celeste. ATLAS deriva dal sudafricano "Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System" (ATLAS), che poco dopo la sua scoperta ha escluso l'ipotesi che si trattasse di un asteroide. (MeteoSvizzera)

Spettacolo e magia sopra la cupola di Novara: “Così ho fotografato la cometa del secolo”

La “cometa del secolo” C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) sta continuando a dare spettacolo nel cielo del tramonto dopo il passaggio ravvicinato con la Terra del 12 ottobre, ma la sua luminosità è in diminuzione e i prossimi saranno gli ultimi giorni per poterla osservare nei nostri cieli. (Geopop)

La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, soprannominata “la cometa del secolo”, è visibile a occhio nudo nell'emisfero settentrionale fino alla fine di ottobre. Il fenomeno, che secondo la Nasa si verifica “una volta ogni 80mila anni”, ha affascinato osservatori in tutto il mondo e le immagini sono state condivise sui social (Sky Tg24 )

NOVARA – Ha cominciato durante la pandemia da Covid, quando le riprese in montagna erano impossibili e il lavoro in Rianimazione molto pressante (per usare un eufemismo): fotografare le stelle rappresentava un impagabile momento di relax. (La Stampa)