Orbán festeggia Trump, l'Europa in crisi

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ESTERI

A Budapest, Viktor Orbán ha celebrato l'elezione di Donald Trump con un brindisi, sebbene non tutti i leader europei abbiano condiviso lo stesso entusiasmo. Il doppio vertice, che ha visto riuniti i 47 paesi della Comunità politica europea e il Consiglio europeo straordinario a 27, ha avuto luogo in un clima di tensione e incertezza. Pedro Sanchez, assente a causa della crisi politica in Spagna, ha dovuto affrontare le conseguenze dell'alluvione a Valencia, mentre Olaf Scholz, rimasto a Berlino per gestire una crisi di governo, potrebbe arrivare solo domani.

Orbán, durante una conferenza stampa, ha raccontato di aver brindato in Kirghizistan, dove le tradizioni sono diverse, rispettando solo in parte la promessa di festeggiare con champagne. La situazione europea, già complicata dall'elezione di Trump, è ulteriormente aggravata dalle questioni interne dei singoli paesi membri. La crisi politica in Spagna e quella di governo in Germania pesano come macigni sull'Unione Europea, rendendo difficile trovare una tempistica condivisa per affrontare le sfide comuni.

Nel frattempo, la questione ucraina continua a dominare le discussioni tra i leader europei. Trump ha promesso di porre fine alla guerra in Ucraina entro 24 ore, ma resta da vedere se l'Europa sarà in grado di sostenere da sola il costo del sostegno a Kiev, sia in termini finanziari che militari. Le domande circolate al vertice di Budapest riflettono le preoccupazioni dei leader europei riguardo alla capacità dell'Unione di mantenere un fronte unito di fronte alle sfide globali.

In questo contesto, Emmanuel Macron ha cercato di rilanciare l'Europa, spronando i leader a trovare soluzioni condivise e a superare le divisioni interne.