"In prima linea tra emozioni e stress. Ci vuole tanto amore"
Turni di lavoro stressanti, grosse responsabilità, ma anche adrenalina e forti emozioni. Sono le due facce della medicina d’urgenza, secondo i dati provvisori di Anaao il ramo di specializzazione meno gettonato tra i neolaureati in medicina, ma per alcuni una vera e propria "vocazione", da svolgere con impegno e dedizione. E’ questo il caso di Francesca Vinciguerra, specializzanda al quinto anno in medicina d’urgenza, che nonostante le problematiche del settore afferma "di essere tuttora convinta della propria scelta". (LA NAZIONE)
Ne parlano anche altre fonti
Per rendere più attraente la professione del medico, soprattutto l'attività del pronto soccorso, "non servono campagne, idee creative, suggerimenti pubblicitari. Tutto questo lascia il tempo che trova. (Adnkronos)
Per rendere più attraente la professione del medico, soprattutto l'attività del pronto soccorso, "non servono campagne, idee creative, suggerimenti pubblicitari. Tutto questo lascia ... (Virgilio)
Cominciamo dai numeri. Il dato non è poi così male se si considera che - se pure in presenza di 211 caselle rimaste scoperte - vantiamo in ogni caso un quattro per cento in più di occupazione rispetto alla media nazionale che non va oltre il 76 per cento. (ilmattino.it)
Il Rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, esprime compiacimento per l’interesse di questi giorni sull’andamento delle iscrizioni presso le 33 Scuole di Specializzazione dell’Ateneo, a dimostrazione della loro importanza per lo sviluppo delle carriere professionali che da queste derivano in tutte le aree disciplinari e per il futuro delle attività in numerose aree dell’AOUS. (RadioSienaTv)
Anche l’Università di Siena conta quasi un terzo dei posti lasciati vuoti. (LA NAZIONE)
Nessuno vuole più fare il medico di emergenza-urgenza. In Lombardia, su 181 posti disponibili, ne sono stati assegnati solo 47: il 26 per cento, contro il 74 per cento rimasto libero. Ovvero, un posto su quattro. (Prima Bergamo)