"In prima linea tra emozioni e stress. Ci vuole tanto amore"

Turni di lavoro stressanti, grosse responsabilità, ma anche adrenalina e forti emozioni. Sono le due facce della medicina d’urgenza, secondo i dati provvisori di Anaao il ramo di specializzazione meno gettonato tra i neolaureati in medicina, ma per alcuni una vera e propria "vocazione", da svolgere con impegno e dedizione. E’ questo il caso di Francesca Vinciguerra, specializzanda al quinto anno in medicina d’urgenza, che nonostante le problematiche del settore afferma "di essere tuttora convinta della propria scelta". (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altre fonti

Per rendere più attraente la professione del medico, soprattutto l'attività del pronto soccorso, "non servono campagne, idee creative, suggerimenti pubblicitari. Tutto questo lascia ... (Virgilio)

Crolla a picco la percentuale di giovani camici bianchi che puntano a specializzarsi in Medicina d’emergenza urgenza e Chirurgia. È il quadro desolante che emerge dopo la pubblicazione delle posizioni e dei punteggi minimi della prima assegnazione del concorso alle scuole di specializzazione dell’area sanitaria riservato ai medici per l’anno accademico 2023-2024. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

L’Università di Siena è da tempo in difficoltà, in fatto di formazione dei giovani laureati, e quest’anno le cose sono andate ancora una volta male. L’ateneo è nel gruppetto, una decina, di quelli meno attrattivi del nostro Paese. (La Repubblica Firenze.it)

Medicina, non assegnato il 25% delle borse di specializzazione. Als e Anaao Giovani: “Disastro annunciato”

A Padova, i candidati sono diversi in più, 25, ma comunque nettamente meno rispetto ai posti banditi: 40 le borse non assegnate. Per il prossimo anno accademico, a fronte di 49 posti banditi, sono soltanto 6 i medici in graduatoria per specializzarsi in Medicina d’emergenza-urgenza nella Scuola di Verona. (Il Mattino di Padova)

Il caso più eclatante, anche se non è una sorpresa, arriva dall’Emergenza urgenza, la specializzazione che riguarda i futuri medici dei pronto soccorso e della rete del 118: solo il 21,6% delle borse disponibili nelle tre Università toscane è stata assegnata ai neolaureati, un dato persino peggiore del già pessimo 30% di media nazionale: per l’esattezza, si tratta del 35% a Firenze, del 24% a Pisa, e addirittura dello 0% a Siena, con i suoi 34 posti rimasti tutti non assegnati. (Corriere Fiorentino)

In emergenza-urgenza assegnata meno di una borsa di specializzazione su tre. (Nurse Times)