La crisi dei medici in pronto soccorso in Veneto e Campania

- In Veneto, la situazione dei medici specializzandi in Medicina d'emergenza-urgenza è allarmante: su 49 posti disponibili per il prossimo anno accademico, solo 6 sono stati coperti nella Scuola di Verona. A Padova, sebbene i candidati siano di più, 25, rimangono comunque 40 borse non assegnate. Questo fenomeno riflette una tendenza preoccupante, dove i giovani medici evitano il pronto soccorso, un settore caratterizzato da turni di lavoro stressanti e grandi responsabilità, ma anche da adrenalina e forti emozioni.

Francesca Vinciguerra, specializzanda al quinto anno in medicina d'urgenza, rappresenta un'eccezione in questo panorama desolante. Nonostante le difficoltà del settore, Francesca afferma di essere ancora convinta della propria scelta, dimostrando che per alcuni, la medicina d'urgenza è una vera e propria vocazione, da svolgere con impegno e dedizione.

In Campania, la situazione non è molto diversa. A Napoli, su un totale di 1053 posti per le Scuole di specializzazione in Medicina per l'anno accademico 2024-2025, ne sono stati assegnati 842, pari all'80% delle disponibilità. Sebbene questo dato possa sembrare positivo, con un 4% in più rispetto alla media nazionale del 76%, rimangono comunque 211 posti scoperti. La carenza di medici per i pronto soccorso è un problema che rischia di peggiorare in futuro, poiché i giovani laureati in Medicina continuano a "fuggire" da questo delicatissimo ambito della sanità.

La crisi dei medici in pronto soccorso è un problema complesso, che richiede soluzioni urgenti e mirate. La mancanza di personale qualificato mette a rischio la qualità dell'assistenza sanitaria e aumenta il carico di lavoro per i medici già in servizio, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo