Caso Sala, l'Iran si difende: "Il suo arresto non è in alcun modo una ritorsione"

Caso Sala, l'Iran si difende: Il suo arresto non è in alcun modo una ritorsione
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il Giornale INTERNO

Cecilia Sala A differenza di quanto fatto nelle prime fasi dell'arresto di Cecilia Sala, ora l'Iran sembra spingere con intensità per scollegare l'arresto di Cecilia Sala da quello di Mohammad Abedini Najafabadi. La giornalista italiana è stata raggiunta nel suo albergo di Teheran lo scorso 19 dicembre ed è accusata di " violazione delle leggi della Repubblica Islamica ". Si trova rinchiusa in regime di isolamento nel carcere di Evin, nei pressi della Capitale iraniana, e ha potuto ricevere la visita consolare dell'ambasciatrice italiana in Iran. (il Giornale)

Su altri media

Al momento, e fino all'udienza in corte d'Appello fissata per il 15 gennaio , la Procura generale di Milano, guidata da Francesca Nanni , è intenzionata a mantenere fermo il proprio parere... (Virgilio)

Da quanto si è saputo, allo stato la Procura generale non avrebbe alcun motivo per modificare la propria posizione già espressa per il pericolo di fuga, salvo che nei prossimi giorni non cambi il quadro della situazione. (TGR Lombardia)

È il passaggio chiave, forse decisivo, che l'esecutivo attende per dare una svolta alla trattativa con l'Iran per la liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata e rinchiusa nel carcere Evin dal 19 dicembre scorso. (il Giornale)

Abedini, pg di Milano conferma parere negativo a domiciliari per l’iraniano arrestato

– Al momento e fino all'udienza fissata per il 15 gennaio, la Procura generale di Milano, guidata da Francesca Nanni, è intenzionata a mantenere fermo il proprio parere negativo all'istanza della difesa di domiciliari per Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano ora in carcere ad Opera dopo l'arresto, su mandato emesso dagli Usa in quanto ritenuto il presunto "uomo dei droni" di Teheran, lo scorso 16 dicembre a Malpensa. (IL GIORNO)

Nessun passo indietro. La procura generale di Milano non cambia idea ed è intenzionata a mantenere fermo il proprio parere negativo all'istanza della difesa di domiciliari per Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano fermato a Malpensa il 16 dicembre scorso su richiesta degli Stati Uniti. (MilanoToday.it)

L’uomo è stato fermato lo scorso 16 dicembre a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti. Abedini è accusato, insieme a un complice arrestato negli Usa, di avere aggirato gli embarghi e avere fornito droni e materiali elettronici all’Iran ascolta articolo (Sky Tg24 )