I Governatori più amati d'Italia: Fedriga primo in classifica, Zaia è terzo. Tra i sindaci bene Brugnaro e Conte

Un anno fa, nel luglio del 2023, dopo 12 anni consecutivi, Luca Zaia aveva perso lo scettro di presidente di Regione più amato d’Italia, cedendolo al collega Stefano Bonaccini dell’Emilia Romagna. Ora tutti e due sono scivolati giù nella classifica, pur rimanendo entrambi sul podio: Bonaccini secondo con il 67% dei consensi, Zaia terzo con il 66%. In testa alla classifica, con il 68%, è balzato Massimiliano Fedriga, il governatore del Friuli Venezia Giulia. (ilgazzettino.it)

Su altre testate

“Il lavoro e la serietà ripagano sempre. Questa è la conferma del cambio di passo che questa Regione sta facendo con Roberto Occhiuto che ha sempre dimostrato con determinazione e tenacia di voler risollevare la nostra Regione”. (StrettoWeb)

Domanda rivolta essenzialmente agli elettori che hanno contribuito alla vittoria degli attuali governatori. La più semplice delle domande per confezionare una precisa e significativa classifica del gradimento dei nostri amministratori locali (sindaci e governatori). (il Giornale)

Il sindaco di Milano Beppe Sala non si dice deluso dal risultato della classifica sul gradimento dei sindaci pubblicata ieri dal Sole 24 Ore, che lo ha visto scivolare dal primo al 19esimo posto, con un gradimento del 57%. (La Repubblica)

Ecco i sindaci di capoluogo più amati in Fvg: la classifica del Sole 24 ore

Milano – Dal primo al diciannovesimo posto. Il primo cittadino milanese perde il primato, cala di otto punti percentuali nel consenso dei cittadini tra il 2023 e l’attuale anno – dal 65% al 57% – e scivola di diciotto posizioni. (IL GIORNO)

Il presidente del Friuli Venezia Giulia è in testa con il 68% delle preferenze, seguito dal governatore uscente dell'Emilia-Romagna (e vincitore dello scorso anno) Stefano Bonaccini (67%) e da quello del Veneto Luca Zaia (66%). (La Stampa)

Alessandro Ciriani è il più amato in Friuli Venezia Giulia, seguito da Alberto Felice De Toni, Roberto Dipiazza e poi Rodolfo Ziberna. (Telefriuli)