Erdogan a Putin: possiamo gettare le basi per un accordo di pace in Ucraina

«Una pace giusta in Ucraina è possibile». Questo il messaggio recapitato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan al collega russo Vladimir Putin, durante un faccia a faccia avvenuto nella capitale del Kazakistan Astana. «La Turchia continuerà a fare di tutto per raggiungere la pace. Riteniamo fondamentale in primo luogo giungere a un cessate il fuoco nel più breve tempo possibile; con la cessazione delle ostilità si porranno le basi per un negoziato che conduca a una pace giusta. (Gazzetta del Sud)

Su altri media

La nostra cooperazione «non è contro nessuno», è «solo nell’interesse dei nostri popoli» e anzi «sta diventando un importante fattore stabilizzante sulla scena internazionale». (il manifesto)

"Ho chiesto al presidente ucraino di considerare rapidamente la possibilità di un cessate il fuoco", che sarebbe "limitato nel tempo e consentirebbe di accelerare i negoziati di pace”. (la Repubblica)

È vero che non ha ottenuto dal padrone di casa Kassym-Jomart Tokayev gli stessi onori riservati a Xi Jinping, con pattuglie di aerei militari che sfrecciavano sopr… (La Stampa)

Guerra Ucraina - Russia, le news di oggi. Il Cremlino: “Non può essere Erdogan il mediatore di pace”

"Con questo avremo un quadro completo della materia. Oltre ai 10 decreti fiscali approvati in via definitiva, il governo ha approvato in via preliminare altri 4 provvedimenti su dogane, imposizione indiretta, imposizione diretta e un primo correttivo su concordato, adempimento collaborativo, calendario fiscale. (Tuttosport)

Il presidente russo ha incontrato gli omologhi turco e cinese ad Astana, in Kazakistan, in occasione del summit dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Gli “amici” parlano a Putin di pace. (Il Fatto Quotidiano)

Donald Trump sarebbe disposto a concedere a Vladimir Putin il veto sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato in cambio della pace. Lo sostiene Politico in una lunga analisi su dove andrebbe l'Alleanza Atlantica nel caso di un ritorno del tycoon alla Casa Bianca. (la Repubblica)