Da Boschi ad Acerbo (ma senza Calenda): opposizioni unite contro l’Autonomia. Landini: “Così differenziati i diritti, è un arretramento”

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Morti sul lavoro

Opposizioni unite al Palazzo della Cassazione a Roma per depositare il quesito referendario per l’abrogazione dell’Autonomia differenziata su cui raccogliere le firme, oltre all’attività già in essere dei Consigli Regionali guidati dal centrosinistra. Da Italia viva fino a Rifondazione Comunista, assieme ad ANPI e CGIL, segretari, leader di partito e rappresentanti, si sono ritrovatati tutti a Piazza Cavour. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Raccolta firme o cinque Consigli regionali favorevoli. Sono queste le due strade percorribili per riuscire a indire un referendum che blocchi la riforma dell’autonomia differenziata. Il testo, approvato da entrambe le Camere, è ufficialmente legge. (Liberoquotidiano.it)

Con il Patrocinio del Ministero della Cultura (MIC), esce la nuova Guida ai Locali Storici d’Italia edizione 2024/2025, una incredibile raccolta di caffè, ristoranti, hotels e locali gourmet che raccontano di antiche famglie imprenditrici e di spaccati di storie del nostro Paese. (Il Giornale d'Italia)

«Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n. 86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?» Semplice, lineare ed essenziale. (LaC news24)

Autonomia, Conte: "Non ci fermeranno con calci e pugni, sventoleremo tricolore"

Ma la vera battaglia, quella «culturale», come dice la costituzionalista Alessandra Algostino, comincia ora. (il manifesto)

Chiedo però ai nostri consiglieri di presentare il quesito anche dove non abbiamo la maggioranza, perché voglio vedere chi lo vota e chi no". Siamo stati in grado di parlare con una voce sola, tant'è che tutte le nostre Regioni si stanno muovendo per il referendum. (Tiscali Notizie)

"Stiamo offrendo, con questo referendum, l'occasione ai cittadini di contrastare lo Spacca Italia. Lo firmeremo tutti insieme per evitare la condanna a morte della sanità, dell'Istruzione, delle infrastrutture specialmente nelle aree più in difficoltà del Paese e per evitare che un macigno arrivi sulle imprese del Nord che rischiano di essere soffocate da 20 democrazie. (Il Sole 24 ORE)