Biglietti vincenti per riciclare i soldi del clan: "100mila euro in più per quello del Superenalotto"
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A cura di Nico Falco 4 Avere vagonate di contanti, provenienti da droga ed estorsioni, e non poterli spendere perché, ufficialmente, quei soldi non esistono. Non poterci acquistare case, automobili, niente di valore. Un bel problema con cui i criminali devono far da sempre i conti e per il quale sono alla continua ricerca di soluzioni. Il clan Amato-Pagano, così come altre cosche, aveva pensato alle scommesse: acquistare i biglietti vincenti. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È quanto emerge dalle indagini della Direzione investigativa antimafia di Napoli che questa mattina hanno portato all’arresto di 53 persone affiliate al clan Amato-Pagano: 43 in carcere e 10 ai domiciliari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il clan Amato-Pagano imponeva le estorsioni ai commercianti tramite l'acquisto di gadget ai commercianti; in un dialogo intercettato, due indagati parlano del sistema per non pagare la tipografia che li realizzava. (Fanpage.it)
Il clan Amato-Pagano usava i social per mostrare ricchezza, in modo da attirare i giovani; per le estorsioni venivano usati anche i minorenni, che gli affiliati portavano con loro per farli partecipare. (Fanpage.it)
Si tratta di Debora Pagano, figlia di Rosaria Pagano e di Pietro Amato; e Monica Amato, altra figlia di Rosaria Pagano. Il cartello degli scissionisti era nelle mani di due giovani donne, poco più che trentenni. (ilmattino.it)
Sono generosi, larghi di mano, usano metodi convincenti, tutt’altro che violenti. Non si tratta di una rapina o di una estorsione. (ilmattino.it)
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