Truffe con falsi certificati e mazzette, scandalo all’Asl Napoli 1: arrestati medici, dipendenti e faccendieri
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PUBBLICITÀ “Venivano falsificate le firme dei parenti e i certificati erano rilasciati senza nemmeno vedere il cadavere”. Così il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, ha spiegato i dettagli dell’inchiesta che ha portato all’arresto, tra carcere e domiciliari, di 69 persone. “Alcuni dipendenti dell’Azienda Sanitaria non lavoravano e si facevano timbrare il cartellino dagli altri” PUBBLICITÀ “Il kit del DNA dei defunti hanno una matricola e vanno custoditi in armadi chiusi e sigillati nei distretti sanitari. (Internapoli)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Tra questi ci sono medici dell'Asl Napoli 1, imprenditori del settore delle pompe funebri e dipendenti del Comune di Napoli. Sono le contestazioni mosse dal gip di Napoli a 70 indagati tra Napoli e Salerno destinatari di misure cautelari (19 in carcere e 51 ai domiciliari). (Italia Oggi)
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Il tutto orchestrato da dirigenti medici in servizi presso l’ufficio di via Chiatamone, nel cuore di Napoli, del Distretto 24 dell’Asl partenopea. (la Città di Salerno)
Una organizzazione criminale capace di tessere una trama in cui ciascuno, per la propria parte e in una tetragona suddivisione di compiti e ruoli, riusciva a mungere denaro a palate sui certificati di morte e sui permessi per gli invalidi. (ilmattino.it)
L’inchiesta della procura di Napoli verte su presunte truffe al Servizio sanitario nazionale. Le accuse, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, alla corruzione e alla truffa aggravata. (anteprima24.it)
Le indagini, condotte in collaborazione con la Procura, hanno rivelato un sistema articolato di frode che mirava a s… (La Repubblica)