Amsterdam, caccia all’ebreo: «Un’altra notte dei cristalli»
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Le squadracce pro Palestina, che per tutta la notte cupa di Amsterdam hanno dato la caccia all’ebreo, hanno fermato per strada anche un ragazzo ucraino. Gli hanno chiesto da dove provenisse, come se avessero l’autorità per farlo, e l’hanno costretto a mostrare il passaporto. Molti altri tifosi del Maccabi, la squadra di Tel Aviv che ieri sera aveva appena giocato la partita di Europa League nella Johan Cruijff Arena contro l’Ajax, sono stati picchiati, inseguiti, umiliati, derubati. (ilmessaggero.it)
Su altri media
Diversi tifosi della squadra di Tel Aviv sono stati aggrediti da manifestanti filo-palestinesi prima e dopo la partita e, secondo i media olandesi, anche nel centro della città. "I tifosi che sono andati a vedere (Secolo d'Italia)
Calci, pugni, grida per la 'Palestina libera'. (ilmessaggero.it)
Una decina i feriti, diversi anche gli arresti. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito la violenza “grave” e ha spiegato di aver predisposto il tutto affinché due aerei venissero inviati ad Amsterdam per riportare indietro i cittadini israeliani rimasti vittime dell'aggressione. (Corriere TV)
Screenshot da X Giovedì sera ai fan della squadra israeliana di calcio Maccabi Tel Aviv “è stata tesa un’imboscata ad Amsterdam” mentre lasciavano lo stadio dopo una partita di Europa League contro la squadra olandese dell’Ajax. (LAPRESSE)
La «missione di salvataggio» annunciata ieri mattina dall’Home Front Command dell’esercito israeliano è stata cancellata nel pomeriggio: a riportare indietro centinaia di tifosi israeliani del Maccabi da Amsterdam è stata la compagnia civile di bandiera, la El Al, dopo il via libera dei rabbini capi David Yosef e Kalman Bar che hanno autorizzato a volare nonostante l’ingresso nelle ore di Shabbat. (il manifesto)
Dieci tifosi del Maccabi Tel Aviv sono rimasti feriti dopo un'aggressione subita al termine della partita contro l'Ajax ad Amsterdam. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha invitato il primo ministro dei Paesi Bassi, Dick Schoof, ad “agire in modo deciso e rapido contro i rivoltosi”. (LA NOTIZIA)