[BANGLADESH] La durissima lotta delle operaie e degli operai del tessile-abbigliamento per salari “giusti ed equi” e contro la repressione

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Si Cobas ESTERI

Novembre 10, 2023 Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dai compagni della redazione Il Pungolo Rosso, già disponibile sul loro sito (vedi qui): Bangladesh: la durissima lotta delle operaie e degli operai del tessile-abbigliamento per salari “giusti ed equi” e contro la repressione – Giulia Luzzi A fine ottobre, inizio novembre, decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori bengalesi del tessile-abbigliamento sono scesi in strada nei distretti tessili attorno alla capitale Dhaka – Gazipur, Savar, Ashulia, Hemayetpur … – per manifestare la loro rabbia. (Si Cobas)

Ne parlano anche altre testate

La “rivolta delle tessitrici”: anche i grandi marchi della industria della moda dovrebbero fare la loro parte Dacca (Agenzia Fides) - Già dieci anni fa, nel 2014, un documentario del quotidiano inglese “Guardian", dal titolo "The shirt on your back" spiegava con parole e immagini il costo umano di una maglietta di cotone, fabbricata in Bangladesh, ripercorrendo a ritroso tutta la filiera della cosiddetta "fast fashion industry", l'industria di abbigliamento basata sul consumo, cresciuto vertiginosamente negli ultimi anni nei paesi occidentali. (Fides)

I leader sindacali hanno espresso preoccupazione per il fatto che le sue parole avrebbero potuto provocare ulteriore violenze da parte della polizia e delle forze di sicurezza. Di Alberto Galvi – (Notizie Geopolitiche)

Da diversi giorni le donne che lavorano nei più grandi poli industriali che riforniscono le marche internazionali sono scese in strada a protestare. Per timore di ulteriori scioperi i produttori hanno chiuso le fabbriche, mentre la prima ministra del Bangladesh continua a governare con il pugno di ferro. (asianews.it)

"Il Comitato per la stabilizzazione dei tecnici al Sud esprime, ancora una volta, tutto il proprio stupore e il proprio rammarico rispetto all’atteggiamento che il Governo continua ad avere nei confronti di una questione così delicata ed attuale. (Corriere di Lamezia)

Tutto è iniziato circa un mese fa con la richiesta di migliori condizioni salariali da parte delle operaie del settore tessile, ma la situazione si è velocemente deteriorata, con scioperi e manifestazioni repressi con la forza dalla polizia. (fashionmagazine.it)

Il Bangladesh è uno dei paesi in cui il problema stipendi è particolarmente sentito: grazie agli ultimi provvedimenti dello Stato, gli operai delle fabbriche del fast fashion guadagneranno circa $113 al mese, una cifra che però non raggiunge i $210 mensili richiesti dei sindacati locali e che risulta ancora insufficiente per resistere al costo della vita che anche in Bangladesh diventa sempre più alto. (nss magazine)