Approvato il decreto contro le aggressioni agli operatori sanitari: c’è l’arresto differito

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Palazzo Chigi, un’altra riunione veloce del Consiglio dei Ministri e arriva il via libera a un decreto-legge che affronta uno dei problemi più urgenti della sanità italiana: le aggressioni a medici e infermieri. Il provvedimento introduce una novità importante: l’arresto differito, una misura che permette di fermare chi aggredisce un operatore sanitario anche nelle 48 ore successive all'episodio, qualora ci siano prove videofotografiche che certifichino l'accaduto. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Arresto obbligatorio in flagranza o in differita per chi compie atti di violenza contro i sanitari o danneggia beni destinati all’assistenza. Il governo corre ai ripari con un decreto legge contro l’escalation di violenze negli ospedali , che ha visto negli ultimi mesi un aumento delle aggressioni fisiche contro il personale dei nosocomi. (Gazzetta del Sud)

Decreto anti-violenze, Vietri (FdI): "Il Governo tutela medici e infermieri" "Si tratta di provvedimenti concreti" (Ottopagine)

Arresto obbligatorio in flagranza anche differita entro 48 ore dei violenti nel caso in cui, per ragioni di sicurezza o incolumità pubblica o individuale o per ragioni “inerenti alla regolare erogazione del servizio”, non sia possibile procedere all’arresto immediato. (Sanità24)

Dl aggressioni, Nordio: "Violenze in ospedale intollerabili, credo condivisione da tutti su norma"

“Un provvedimento chiesto praticamente da tutti il mondo sanitario e presumo anche dai cittadini. Tende a proteggere l’esercizio della professione sanitaria da quelle forme di aggressioni particolarmente odiose, dal devastamento delle strutture sanitarie pubbliche e private”. (LAPRESSE)

"Chiunque, all'interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semi-residenziali, pubbliche o private, con violenza alla persona o con minaccia" distrugge, disperde, deteriora o rende, "in tutto o in parte, inservibili cose ivi esistenti o comunque destinate al servizio sanitario o socio-sanitario, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa fino a 10.000 euro. (Italia Oggi)

Il fatto che vengono offese, malmenati, devastati ambienti e strumenti essenziali è una cosa intollerabile. "Quelli contro il personale sanitario non sono paragonabili ad altri reati di reati di violenza o minaccia, anche contro altri pubblici ufficiali. (ilmessaggero.it)