Schermaglie di governo. Forza Italia rilancia sull’Irpef. E il Carroccio riapre la partita Rai
Articolo Precedente
Articolo Successivo
– La partita non è chiusa. O almeno la Lega assicura di non aver alcuna intenzione di deporre le armi sul nodo della Rai. L’attacco è rovesciato rispetto all’emendamento che ha provocato la prima frattura del centrodestra al Senato. Lì il Carroccio voleva abbassare il canone ben sapendo che la conseguenza sarebbe stata un innalzamento dei tetti pubblicitari dell’azienda pubblica. La proposta di legge depositata alla Camera da Stefano Candiani parte da qui, per arrivare poi alla diminuzione del canone del 20% l’anno: se non è zuppa è pan bagnato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
Che l’intenzione derivi dall’ideologia o dal calcolo, il punto è un altro: non è stato specificato uno straccio di misura fiscale credibile, cioè attuabile, per l’abbassamento dell’Irpef. (Ultima Voce)
Le richieste vanno dal taglio dell'irpef per tutelare il ceto medio alle pensioni minime, fino allo stop alla web tax, nel mirino perché considerata dannosa per le pmi, i giornali online e non in grado di colpire i giganti della rete. (ilmessaggero.it)
Mentre l'iter della manovra finanziaria del governo Meloni in vista del 2025 prosegue, le discussioni nella maggioranza hanno due protagonisti: Irpef e canone Rai. Si prova ad agire sugli stipendi di milioni di italiani: la nuova versione di taglio del cuneo fiscale e dell'Irpef presenta un "doppio bonus", ma ha fatto discutere l'aumento dell'aliquota marginale per il ceto medio prevista nel 2025. (Today.it)
Presidente Paolo Barelli, perché questa tensione tra Forza Italia e la Lega? Pensa sia dovuta al sorpasso elettorale che avete compiuto? (la Repubblica)
E se le risorse bastassero a ridurre l'aliquota Irpef solo di un punto? "Per noi va bene tuto quello che riduce le tasse" e riteniamo sia "giusto quello che dice Giorgetti sulla necessità di essere prudenti". (Tuttosport)