Sminuire i danni, la strategia di Teheran per evitare l’escalation

Sminuire i danni, la strategia di Teheran per evitare l’escalation
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la Repubblica ESTERI

Sugli schermi della televisione di stato è una tranquilla e ordinaria mattina d’autunno, le telecamere piantate nel centro di Teheran mostrano il traffico intenso, i genitori che accompagnano i figli a scuola, i mercati appena riforniti di frutta e verdura. Nelle case, negli uffici, nelle università della capitale c’è tutto un altro clima. Gli iraniani restano incollati ai telefonini affamati di … (la Repubblica)

Su altre fonti

Tre ondate di incursioni aeree a 1500 chilometri di distanza. Annunciata da oltre tre settimane, preparata da mesi, rinviata e rimodulata dopo una imprevista fuga di notizie oltreoceano, la risposta di Israele all’attacco missilistico iraniano del 1 ottobre scorso è arrivata nel cuore della notte. (ilmessaggero.it)

Ora potrebbe essere finita qui, come chiede la comunità internazionale, anche se la Rep… TEL AVIV — Tre ondate con i caccia bombardieri, poi tutto è finito alle 5,45 di Teheran, alle prime luci dell’alba di ieri. (la Repubblica)

Stefanini: «Adesso i conti sono stati pareggiati. Non ci sono pretesti per l’escalation»

IL CONFLITTO Non c’erano dubbi sul “se”, ma sul “quando” e sul “come” Israele avrebbe attaccato l’Iran. (ilmessaggero.it)

«Con riserva di come reagirà l’Iran, questo attacco israeliano sembra calibrato apposta per fermare le lancette dell’orologio, cioè per non costringere l’Iran a una risposta e una escalation». (ilmessaggero.it)