Nuovo stop alla produzione, la Camera richiama Stellantis

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LA NOTIZIA ECONOMIA

Il Parlamento chiede a Stellantis di investire in Italia. E intanto il gruppo dell’automotive torna a sospendere l’attività produttiva negli stabilimenti italiani. Dire che la politica italiana e Stellantis siano oggi distanti è quantomeno riduttivo, come dimostrano gli ultimi sviluppi riguardanti il gruppo nel nostro Paese. Nella mattinata di ieri Stellantis ha infatti comunicato alle organizzazione sindacali le prossime giornate di sospensione dell’attività produttiva in alcuni stabilimenti, chiamando in causa l’adeguamento della produzione “alle attuali condizioni di mercato”. (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altre testate

Per lo stabilimento di Termoli è stata disposta un'interruzione sulla linea di motori Fire dall'11 al 24 novembre, mentre per le linee Gme/Gse/V6 è stata preventivata una sospensione in alcune giornate sempre il mese prossimo. (Italia Oggi)

Oltre ai nuovi stop produttivi annunciati per novembre negli stabilimenti italiani, il gruppo guidato da Carlos Tavares ha reso noto che nell’ultimo trimestre si è registrato un calo del 20% nelle consegne. (ilmessaggero.it)

Le prospettive del gruppo italo-francese hanno anche spinto Moody’s a rivedere al ribasso l’outlook. – Ancora nubi sul futuro di Stellantis, con il crollo della consegne a settembre e il nuovo stop negli stabilimenti di Pomigliano, Termoli e Pratola Serra per novembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Stellantis, nuovi stop in Italia. Domani la piazza dei sindacati

Questo mentre a Mirafiori è ferma fino a novembre la produzione della 500 elettrica. (Il Fatto Quotidiano)

Lo stop più lungo coinvolgerà Pomigliano d'Arco, dove la produzione della Panda si fermerà per nove giorni tra l'11 e il 29 novembre. (Tom's Hardware Italia)

UNA PROVA UNITARIA, dopo settimane di tensioni, in cui le opposizioni hanno trovato un punto di unità nella battaglia contro Stellantis, a partire dalle dure critiche all’ad Tavares audito in Parlamento l’11 ottobre, fino alla richiesta congiunta che alla Camera si presenti direttamente l’azionista John Elkann. (il manifesto)