Medici aggrediti a Foggia, in 150 alla manifestazione. «Siamo al servizio della gente ma vogliamo lavorare in sicurezza»

Quasi 150 persone, tra medici, infermieri, studenti universitari stanno partecipando alla manifestazione davanti al Policlinico Riuniti di Foggia organizzata dai sindacati dei medici dopo le aggressioni avvenute nei giorni scorsi all’ospedale dauno. Molti, moltissimi camici bianchi e, invece, pochi pochissimi cittadini. Nei giorni scorsi, infatti, sulle bacheche dei social i medici e gli infermieri aggrediti a Foggia hanno ricevuto molta solidarietà da colleghi e istituzioni ma quasi nessuna dai cittadini. (Foggia)

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Situazione ingestibile presso il centro penitenziario di Napoli Secondigliano, dove da circa quattro mesi sono state ubicate le detenute donne a seguito della chiusura momentanea della casa... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Medici e infermieri aggrediti e personale sanitario in fuga dai nosocomi, in particolare dai pronto soccorso. È la fotografia drammatica della situazione di molti ospedali italiani. (Il Fatto Quotidiano)

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Napoli, la protesta dei medici del Cardarelli dopo le aggressioni: “Serve protezione”

In un intervento forte e deciso, Cera ha dichiarato: “Siamo stanchi di parole vuote e promesse non mantenute. (AssoCareNews.it)

“Quanto accaduto al Policlinico Riuniti e in altri presidi in altre parti d’Italia è la drammatica spia di un’emergenza per troppo tempo sottovalutata dalla politica, una politica che con continui e miopi tagli alla sanità pubblica ha prodotto una gravissima carenza di personale, in particolare in avamposti come il Pronto soccorso, e altrettanto gravissime disaffezione del personale medico ed esasperazione dei cittadini”. (l'Immediato)

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