Il Papa ricorda le vittime del ciclone Boris e invoca la pace dove si combatte
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Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano Le ultime parole di Papa Francesco, al termine dell’udienza generale, sono ancora un’invocazione alla preghiera e alla memoria, per tutte le popolazioni che soffrono per i conflitti in corso nel mondo: Preghiamo per la pace: non dimentichiamo che la guerra è una sconfitta. Non dimentichiamo la Palestina, Israele, non dimentichiamo la martoriata Ucraina, il Myanmar e tanti posti dove ci sono guerre, guerre brutte. (Vatican News - Italiano)
Su altre fonti
Il governo di Varsavia ha decretato lo stato di emergenza soprattutto er le regioni meridionali del paese dove è intervenuto l’esercito per aiutare ad affrontare la situazione. In molti casi mezzi blindati hanno caricato abitanti della città più colpite (nelle immagini Klodzko e Stronie Slaskie) per evacuarli dalle loro case. (la Repubblica)
Polonia, bilancio pesante per il ciclone Boris: l'esercito evacua con i blindati gli abitanti delle zone alluvionate (La Stampa)
Su invito del premier polacco Donald Tusk, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è arrivata questo pomeriggio a Breslavia per fare il sopralluogo delle zone di confine del sudovest della Polonia, dove diverse località sono state gravemente colpite in questi giorni dalle inondazione dovute alla tempesta Boris. (Il Messaggero Veneto)
In 24 ore il livello si è innalzato di quasi un metro e giovedì mattina ha segnato 771 cm (LAPRESSE)
In una conferenza stampa da Breslavia assieme ai leader di Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Slovacchia von der Leyen ha annunciato la mobilitazione del Fondi solidarietà per la ricostruzione. (Alto Adige)
La polizia è alla ricerca di altre 7 persone disperse durante le alluvioni. L'anziana era stata evacuata in tempo dai vigili del fuoco nel centro d'evacuazione di fronte a casa sua, ma aveva poi deciso di rientrare, prima del cessato allarme. (Corriere del Ticino)