Regionali, +Europa si tira fuori: “Ricatto al Pd del M5s. È killeraggio politico”

Liguria. "+Europa, 3.5% in Liguria alle elezioni politiche, non parteciperà alle prossime elezioni regionali". A confermalo in una nota stampa Mauro Gradi, Coordinatore Regionale e Membro Segreteria Nazionale di +Europa, a seguito della rottura tra Italia Viva e Partito Democratico per il sostegno di Andrea Orlando come candidato alla presidenza di Regione Liguria. "Come già reso pubblico nei giorni scorsi ed approvato dalla Direzione Nazionale, +Europa ha promosso la Lista Riformisti uniti per la Liguria insieme ad Italia Viva e al Psi - si legge nella nota - A lista completa in tutte e quattro le province, pronta per il deposito già ieri (venerdì), con tanto di collegamento alla propria coalizione già rilasciato dal candidato-presidente Andrea Orlando, a poche ore dalla presentazione, dopo settimane di intenso lavoro e coinvolgimento di 30 candidati con relative accettazioni e avvio della propaganda elettorale, il candidato-presidente ha ritirato il predetto apparentamento e, quindi, escluso dalla coalizione la lista Riformisti uniti per la Liguria, in quanto indotto da un Partito Democratico Nazionale piegato al ricatto dell'ultima ora del Movimento 5 Stelle" "Personalmente considero tutto ciò una follia votata alla sconfitta e un'operazione di killeraggio politico che +Europa proprio non meritava per la sua lealtà e correttezza - conclude Gradi - ricordo che, alle elezioni politiche di due anni fa, nonostante lo sfilamento di Calenda con il quale eravamo legati da patto federativo, noi, invece, tenemmo fede all'accordo con il Pd e scendemmo coraggiosamente in campo con la lista +Europa che con il suo quasi 3% nazionale ha consentito al Pd di eleggere oltre 12 parlamentari. (IVG.it)

La notizia riportata su altri giornali

La vede come avversaria e l'attacca". Sa che Schlein può fare la premier e lui no. (Fanpage.it)

Lo fa sulla chat Vasta, quella che raduna un’ampia schiera di amici, elettori di centrosinistra ma anche giornalisti, imprenditori, tanta società civile. L’esclusione dei candidati renziani dalle prossime elezioni regionali, è il succo del ragionamento di Burlando, è stato un drammatico errore di cui il centrosinistra pagherà un prezzo elettorale. (Telenord.it)

"Vi annuncio che non mi candiderò più alle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre in quanto l'ipotesi di una candidatura in una lista riformista dei liberali non si è realizzata per motivazioni non locali, ma nazionali che non hanno a che vedere con interesse del territorio, ma a giochi di potere. (Prima il Levante)

Gratarola: “Italia Viva fuori da colazione perchè non c’è un reale progetto”

Lo dichiara il senatore del M5S Luca Pirondini dopo la rumorosa uscita dei candidati di Italia Viva (e relativa lista che li conteneva) dalla coalizione di centrosinistra che sostiene Andrea Orlando. "In Sardegna abbiamo vinto non solo perché Alessandra Todde è bravissima, ma anche perché il progetto costruito era serio e credibile. (IVG.it)

O perda il peggiore, dipende dai punti di vista…». È amareggiato ma anche battagliero, ribadisce l’appartenenza al centrosinistra ma entra a gamba tesa sul M5S, colpevole d’aver voluto dare le carte in Liguria dribblando pure il Pd. (ilmessaggero.it)

“Come diceva il grande matematico dell'ottocento Henri Poincaré “una massa di dati non sono scienza e un mucchio di pietre non fanno una casa, così un insieme di persone divise su tutto non rappresentano un progetto e non possono avere un programma”. (CittaDellaSpezia)