Eredità Agnelli, le accuse agli Elkann dai pagamenti in nero a tasse non pagate: "Frode per oltre un decennio"

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L’eredità Agnelli torna sotto i riflettori con l’inchiesta della Procura di Torino che ha portato al sequestro preventivo di 74,8 milioni di euro a carico di John, Ginevra e Lapo Elkann. L’accusa è pesante: frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. Eredità Agnelli, nuovi guai per gli Elkann Trust fittizi e pagamenti in nero La difesa: "Sequestro ingiustificato" Eredità Agnelli, nuovi guai per gli Elkann Come riporta Il Messaggero, i tre fratelli sono ritenuti responsabili di una “strategia fraudolenta”, attuata e affinata per oltre un decennio, per evitare il pagamento delle tasse di successione sui beni ereditati dalla nonna Marella Caracciolo (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri media

I fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann sono accusati di frode ai danni dello Stato , con beni sequestrati per un totale di 74,8 milioni di euro. L’accusa riguarda la presunta evasione fiscale legata all’ eredità della loro nonna, Marella Caracciolo (Brocardi.it)

Una strategia curiosa quella di La7, che non realizza aggiornamenti sulle questioni giudiziarie degli Elkann - il decreto di sequestro per quasi 75 milioni agli Elkann, a John, Lapo e Ginevra, tutti indagati per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato - sull'Eredità Agnelli, ossia quella di Donna Marelli fatta di denaro, conti offshore, gioielli, ma anche le quote della società semplice Dicembre che permette il controllo dell'impero ex Fiat. (Torino Cronaca)

La scatola lussemburghese è stato l’ultimo approdo delle centinaia di milioni di euro sottratte al fisco italiano nel 2004 al momento della morte dello storico presidente della Fiat. (Il Giornale d'Italia)

I fratelli Elkann non avrebbero pagato la tassa di successione nemmeno sulle quote societarie della lussemburghese Juky S.a., proprietaria della splendida villa “Ain Kassimou” di Marrakech, comprata nel 2003 da Marella Caracciolo e dove era solita svernare. (ilmessaggero.it)

Potremmo esagerare se la signora si facesse accompagnare nell'ufficio comunale da un avvocato di Zurigo o di Ginevra». «Vogliamo evitare che le autorità abbiano l'impressione che si tratti di una questione delicata e complicata. (Corriere della Sera)

Montaldo non è indagata ma è comunque una delle protagoniste degli atti: d’altronde era lei la “padrona” di Casa Agnelli, conosceva ogni spostamento di Marella Caracciolo, ha gestito il passaggio di quadri e gioielli dalla nonna a John, Lapo e Ginevra (Torino Cronaca)