Arrestati quattro trafficanti d'esseri umani nel kurdistan iracheno: sarebbero collegati al naufragio nello Jonio

Quattro persone apparentemente collegate al tragico naufragio avvenuto nel Mar Jonio il 17 giugno scorso, sono state arrestate, nelle giornata di ieri, nell’area di Sulaimani, nel nord dell’Iraq in territorio curdo. Lo rende noto l’Asayish, organizzazione di intelligence e sicurezza spesso definita anche come la “polizia” di fatto del territorio curdo-iracheno, che agisce per conto del Parlamento e del Governo curdo. (Eco della Locride)

Se ne è parlato anche su altri media

La preoccupazione dei vescovi calabresi “I vescovi della Calabria si uniscono al dolore del confratello, vescovo di Locri – Gerace, mons. (StrettoWeb)

“Naufragio anonimo e invisibile”. Così i vescovi della Calabria, in una nota stampa “si uniscono al dolore del confratello, vescovo di Locri – Gerace, mons. Francesco Oliva”, e “accordano alla sua la loro voce per denunciare ancora una volta l’anestesia delle coscienze di fronte a questa ennesima sconfitta dell’umano e le miopi misure incapaci di evitare simili tragedie”. (Tempo Stretto)

«Naufragio anonimo e invisibile», così è stata definita l’ennesima tragedia consumatasi a Roccella, sulle belle rive della Calabria, che attendono tanti turisti e rischiano di seppellire tante speranze dentro un assordante silenzio. (CityNow)

Naufragio Mare Ionio, la ragazza uccisa da uno dei migranti sul barcone è stata anche stuprata

Dalle indagini della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno con la collaborazione della Sezione operativa navale della Guardia di finanza di Roccella Ionica, sarebbe emerso che l’uomo, mentre la barca a vela era già alla deriva, avrebbe sfogato la sua violenza su una ragazza irachena di 16 anni, figlia di un’altra superstite, fino a provocarne la morte per soffocamento. (Il Fatto Quotidiano)

Una donna sopravvissuta ha raccontato agli inquirenti la tragica fine della figlia, una ragazzina di soli 16 anni, uccisa a bordo da uno dei passeggeri, un uomo iracheno, anche lui tra gli undici superstiti, che ha riconosciuto e denunciato e che oggi è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Siderno. (la Repubblica)

Orrore sulla barca a vela colata a picco vicino alle coste calabresi la scorsa settimana: la ragazza di 16anni strangolata da uno dei migranti che viaggiava con lei prima di morire è stata anche stuprata. (Fanpage.it)