«L'effetto paradossale dei terroristi di Hamas: hanno rafforzato l'estremismo di Netanyahu & C.»

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Egregio direttore, ormai non vi è più alcun dubbio, Israele comanda il mondo. Netanyahu fa quello che vuole. Deride e offende l'Onu e senza se e senza ma. E gli Usa con i loro bla bla non riescono a fermarlo o a fargli cambiare idea. Altro che Putin, Saddam Hussein, Bin Laden, Netanyahu li supera tutti. Cordiali saluti Bertilla Marin Dolo La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti Cara lettrice, dobbiamo cercare di non cadere nelle semplificazioni. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri media

Confondono la tirannia terroristica con la resistenza, ignorano il giubilo del popolo iraniano che si è ritrovato i miliziani di Hezbollah in casa, a sparargli addosso durante le proteste a mani nude per il diritto a indossare, leggere, dire quel che si ritiene e non quello che ritengono gli ayatollah, e per quella parolona repellente ai tipi alla Hezbollah: democrazia. (L'HuffPost)

Chiedete a Nasrallah», ha detto il presidente, riferendosi al leader militare di Hamas a Gaza e al leader del gruppo sciita libanese Hezbollah, entrambi uccisi in attacchi israeliani. «Ogni giorno, il regime (iraniano) sprofonda sempre più la nostra regione nell’oscurità e nella guerra. (Gazzetta del Sud)

Gli eventi di questi giorni ridefiniscono, almeno in parte, posizioni e strategie dei principali attori in causa. (La Stampa)

L’epoca delle tribù

Il conflitto in Medio Oriente si trasforma in guerra politica alle Nazioni Unite. Era prevedibile, ma non per questo risulta meno amaro per l’organizzazione internazionale più rappresentativa di tutti i Paesi nel mondo, nata nell’immediato secondo dopoguerra proprio per mantenere la pace e la sicurezza tra popoli e nazioni. (Start Magazine)

Mentre la guerra si avvicinava alla fine, così racconta la storia, un assistente informò King che un gruppo di (Inside Over)

In questo non è affatto solo, e anzi è molto rappresentativo della nostra epoca: è sempre più raro sentire un leader parlare nel nome di ideali e interessi sovra-nazionali, o addirittura (accadde!) nell’interesse dell’umanità e dei diritti di tutti, come fecero Kennedy a Berlino, Obama al Cairo, Gorbaciov nell’e… (la Repubblica)