Pogba, fine della squalifica: ecco quando torna
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Termina la squalifica di Paul Pogba: la data del ritorno Nella giornata di domani, martedì 11 marzo 2025, terminerà il periodo di squalifica di Paul Pogba. Ma procediamo con calma, facciamo un passo indietro e torniamo al mese di settembre 2023, quando il calciatore francese – allora sotto contratto con la Juventus – risultò positivo al test antidoping. Il provvedimento della Procura non tardò ad arrivare, e al calciatore venne assegnata una pesante sanzione di 4 anni lontano dai campi. (GianlucaDiMarzio.com)
Ne parlano anche altre testate
L’11 marzo segna la fine della sanzione inflitta a Paul Pogba. Il centrocampista francese era stato sospeso per quattro anni dalla Procura dopo essere risultato positivo a un test antidoping nel settembre 2023, ma il TAS ha successivamente ridotto la squalifica a 18 mesi. (Tutto Juve)
Ricordiamo che il giocatore e’ libero aveva rescisso il suo contratto con i bianconeri, adesso trentunenne bisognera’ capire le sue condizioni fisiche e se la sua testa e’ pronta per pensare nuovamente al calcio. (News Sports)
Domani termina la squalifica di 18 mesi di Paul Pogba e il centrocampista spera di scrivere finalmente la parola fine a un lungo periodo nero, segnato anche da infortuni e da un tentativo di sequestro. (Diretta)
Fine dell'incubo. Martedì 11 marzo finisce la squalifica di 18 mesi di Paul Pogba, centrocampista francese sospeso per quattro anni dopo essere risultato positivo ai metaboliti non endogeni del testosterone (DHEA) al termine della partita Juventus-Udinese del 20 agosto 2023. (ilmessaggero.it)
Oggi è terminata la squalifica dell’ex Juventus. Ma dove andrà a giocare? In Mls e Giappone sognano, ma il francese rivuole la nazionale e preferirebbe un club europeo. (IlNapolista)
Il nuovo Pogba nasce l’11 marzo 2025. Paul crede di essere in credito con la sua carriera: perché, in effetti, la qualifica che gli ha imposto il fermo per 18 mesi è giunta dopo un periodo complicato per via di un brutto infortunio, e dunque gli ultimi tre anni sono da considerare un buco da colmare con molta determinazione. (La Gazzetta dello Sport)