Crazy Pizza in via Veneto, Flavio Briatore dopo la multa per i fiori: "Però i rifiuti vi vanno bene"

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A cura di Beatrice Tominic 11 L'ingresso di Crazy Pizza in via Veneto. A destra, Flavio Briatore nel video sul suo profilo Instagram. A qualche giorno dalla notizia della multa per la composizione di fiori abusiva sui muri del Crazy Pizza in via Veneto, è arrivata la risposta di Flavio Briatore. Senza remore l'imprenditore ha pubblicato un video sui social in cui non prova neanche a nascondere tutto il suo disappunto. (Fanpage.it)

Su altri media

«Il vero problema di Roma? I fioriFlavio Briatore interviene su Instagram, duro e lapidario, contro il Comune di Roma e gli assessori del Municipio del centro storico dopo la multa per gli addobbi del suo ristorante in via Veneto, ritenuti abusivi e incompatibili con le norme sul decoro cittadino. (Corriere Roma)

Nel locale, inoltre, sono allestite le decorazioni di fiori finti sulla facciata che non rispettano le norme sul decoro. Nonostante sia arrivato già un verbale per questa irregolarità. (ilmessaggero.it)

Il blitz dei vigili urbani è scattato martedì sera, 1 ottobre, in via Vento al «Crazy Pizza» di Flavio Briatore, aperto nel 2022. Nel frattempo Lorenza Bonaccorsi, presidente del I Municipio, ha convocato per oggi gli uffici per esaminare tutta la documentazione relativa al locale e valutare i possibili provvedimenti. (Corriere TV)

Flavio Briatore furioso per le multe al Crazy Pizza: «Per Roma la camorra va bene, i fiori no. Sono odiatori sociali» VIDEO

“Fanno parte della nostra immagine, li abbiamo dappertutto, ma a Roma non vanno bene. Una volta i fiori erano segno di eleganza, di bellezza. (CremonaOggi)

Martedì sera il blitz dei vigili contro gli allestimenti sulla facciata non conformi alle norme sul decoro (Open)

Briatore, lo sfogo su Instagram «Abbiamo capito qual è il vero problema del municipio di Roma: il problema sono i fiori del Crazy Pizza in via Veneto, che fanno parte della nostra immagine. In un video postato sul suo profilo social, Briatore parla di «odiatori sociali» e di Roma a cui «vanno bene camorra e 'ndrangheta ma non il Crazy Pizza». (leggo.it)