Piogge e temporali causati dalla «goccia fredda»: cos'è e quando arriva l'estate al Nord

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ilgazzettino.it INTERNO

Prima il caldo afoso, poi le piogge e infine i temporali: l'estate è figlia dei cambiamenti climatici. Come riporta 3bmeteo, dopo 3 giorni quasi ininterrotti di maltempo il vortice di bassa pressione ancora sull'Italia inizia a perdere colpi ma si dovrà aspettare la giornata di giovedì per vedere le condizioni di instabilità quasi del tutto terminate e soltanto venerdì l'alta pressione afro mediterranea riuscirà a portare tempo buono ovunque. (ilgazzettino.it)

Su altri giornali

ROMA – Una tregua dal maltempo è prevista nel Nord a partire da venerdì, ma poi si prevedono nuove piogge almeno fino al 3 luglio. Con il ritorno di temperature più alte è atteso un balzo termico al Centro, mentre al Sud prosegue un tempo decisamente estivo. (Livesicilia.it)

Non è ancora finita questa persistente instabilità su parte d'Italia, dove l'Estate sta trovando delle difficoltà ad imporsi. Nelle prossime ore, infatti, alcune delle nostre regioni saranno ancora a rischio di improvvisi acquazzoni, temporali e grandinate. (iLMeteo.it)

Discorso diverso nella giornata di domenica, considerando che il promontorio subtropicale subirà degli attacchi sul suo lato settentrionale a causa di infiltrazioni fresche provenienti dall’Atlantico. (MeteoLive.it)

Questo accade quando le correnti più fredde e instabili, che scorrono alle alte latitudini, incontrano le correnti calde e stabili, che transitano invece alle latitudini ben più basse. Le temperature sono precipitate di colpo dopo aver raggiunto picchi di 40°C, a causa di un fenomeno metereologico chiamato «goccia fredda». (ilmessaggero.it)

Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici infatti ci propongono una ripresa del promontorio subtropicale, pronto ad impossessarsi di tutta Italia per almeno 48 ore, garantendo non solo tempo stabile ma anche un sensibile incremento delle temperature. (MeteoLive.it)

I due fenomeni, caldo intenso e temporali, sembrano scollegati, ma in realtà sono molto più legati di quanto si possa pensare. Infatti, la sempre maggior presenza del rovente anticiclone africano determina un aumento delle temperature medie e, di conseguenza, una maggiore evaporazione dell'acqua del mare che poi si traduce in carburante per eventi meteo estremi. (iLMeteo.it)