Scandalo esami istologici, a Trapani arrivano gli ispettori del ministero

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La Repubblica SALUTE

In Sicilia arrivano gli ispettori del ministro alla Salute Orazio Schillaci e chiamano a rapporto i vertici dell’Asp di Trapani. Oggi e domani i commissari saranno impegnati all’ospedale Sant’Antonio Abate per il caso dei tremila esami istologici accumulati e dei 160 tumori diagnosticati in ritardo. Ascolteranno il direttore generale Ferdinando Croce, il direttore sanitario Danilo Greco e il dire… (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Nei giorni in cui è scoppiato lo scandalo dei referti istologici processati e consegnati in ritardo all’Asp Trapani balza all’occhio ciò che è successo al paziente Bonafede: tempi record per un’assistenza sanitaria e ospedaliera. (CastelvetranoSelinunte.it)

Troppe cose non sono state dette, troppe cose non sono state fatte. Adesso, esaurito lo smaltimento dei referti, bisogna assumersi delle responsabilità, che impongono delle decisioni rispetto a ciò che non è andato, soprattutto dal punto di vista amministrativo e gestionale". (Tiscali Notizie)

Il report choc della Regione: medici assenti, zero controlli, ritardi mortali. Faraoni: “Pagheranno” Trapani – Una relazione di cinque pagine che fotografa quanto di più cattivo possa accadere nella sanità pubblica in questo caso quella trapanese, con pazienti a rischio della vita, si parla di 170 persone che in ritardo hanno iniziato a curare il carcinoma di cui soffrivano. (Trapanioggi.it)

Scandalo all’Asp di Trapani. Regione pronta al commissariamento Il report choc della Regione: medici assenti, zero controlli, ritardi mortali. Faraoni: “Pagheranno” (Trapanioggi.it)

A dirlo è Filippo Fragetta, presidente della Società italiana di Anatomia patologica e citologia (Siapec). Deriva da una media ponderata tra prestazioni semplici e complesse e va calato nelle singole realtà organizzative». (La Repubblica)

Trapani – Una relazione di cinque pagine che fotografa quanto di più cattivo possa accadere nella sanità pubblica in questo caso quella trapanese, con pazienti a rischio della vita, si parla di 170 persone che in ritardo hanno iniziato a curare il carcinoma di cui soffrivano. (Trapanioggi.it)