Caso Tony Effe, cantanti in fuga dal concerto di Gualtieri
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In poche parole, questo è un caso da manuale. L'esclusione di Tony Effe dal Concerto di Capodanno a Roma è il tipico esempio di come creare un martire dal nulla. Era stato annunciato nel cast dello show insieme con Mahmood e Mara Sattei. Giorno dopo giorno, è cresciuta la polemica (anche di parte del Pd) fino all'esclusione di Tony Effe con conseguente «danno d'immagine» e corredo di proteste. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
E a vincere non sembra essere il primo cittadino di Roma (alias il suo assessore ai grandi Eventi Alessandro Onorato) che dopo aver ingaggiato il rapper per il concertone di Capodanno al circo Massimo, lo ha fatto scendere dal palco cedendo alle pressioni di chi pensa che non sia un buon esempio per i testi delle sue canzoni misogin… (La Stampa)
Tony Effe in concerto. Continua ad essere animata la discussione sul concerto di Capodanno 2025 a Roma. Dopo l'esclusione di Tony Effe dal concerto organizzato dal Campidoglio per la notte di San Silvestro, voluta dallo stesso comune di Roma, sono molti gli artisti e le artiste che hanno dichiarato il loro appoggio al rapper. (Fanpage.it)
Finora, l’ex membro della Dark Polo Gang non aveva commentato direttamente la decisione del Comune, né le accuse ricevute. Faccio musica e la musica non può essere censurata, scrivo quello che vedo e vivo quello che scrivo. (Vanity Fair Italia)
A MENO DI DUE SETTIMANE dalla fine dell’anno e a pochi giorni dall’apertura della Porta Santa, invece, la giunta capitolina si ritrova senza niente in mano, se non una figuraccia per la pessima gestione dell’evento. (il manifesto)
Poiché siamo un Paese senza problemi, con un governo liberale e progressista e siccome c’è la pace nel mondo, potevamo permetterci la polemica di fine anno su Tony Effe e sulla sua esclusione al concerto di Capodanno a Roma (Il Fatto Quotidiano)
Si continua a parlare dell’esclusione del cantante Tony Effe dal concerto di Capodanno di Roma, a causa dei testi musicali del trapper giudicati violenti e misogini. Il 33enne romano ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà da parte di colleghi e non, che hanno gridato alla censura. (Tecnica della Scuola)