Tutti con Tony Effe: i messaggi dei colleghi dopo il caso di Capodanno

Tutti con Tony Effe: i messaggi dei colleghi dopo il caso di Capodanno
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Il caso di Tony Effe escluso dal concerto di Capodanno a Roma sta diventando di rilevanza nazionale dato che ha coinvolto diversi artisti italiani. Si parte da Mahmood e Mara Sattei che, in segno di protesta, si ritirano dall’evento capitolino, di fatto lasciandolo senza nomi di rilievo. Ma a parlare non sono solo i diretti interessati, quanto anche altri colleghi. Emma, ad esempio, scrive su Instagram: “Trovo che sia veramente un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo dell’occasione di esibirsi nella sua città. (Radio 105)

Su altri media

«Sono sempre me stesso, non so fare l’attore». Inizia così il primo messaggio social di Tony Effe da quando è scoppiato il caso della cancellazione della sua esibizione al concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma, esclusione voluta dal Campidoglio per via dei testi considerati sessisti e violenti. (Rolling Stone Italia)

Silvia Costa, ex europarlamentare del Pd, è al centro della polemica che ha travolto il concertone di Capodanno a Roma. La sua lettera aperta al sindaco Gualtieri ha spinto il Campidoglio a revocare l’invito al trapper Tony Effe, accusato di proporre testi violenti e sessisti. (Repubblica Roma)

Vladimir Luxuria critica il sostegno a Tony Effe dopo la sua esclusione allo show di Capodanno a Roma. (Fanpage.it)

Caso Tony Effe, cantanti in fuga dal concerto di Gualtieri

Dopo l’esclusione del trapper Tony Effe per i suoi testi “sessisti”, hanno annunciato la loro rinuncia per solidarietà altri due artisti, Mahmood e la cantautrice Mara Sattei, denunciando una forma di censura verso il collega. (Nicola Porro)

Via social, la piazza a portata di cellulare, è un attimo partecipare alla manifestazione. Tutti dalla parte di Tony Effe. (Corriere della Sera)

In poche parole, questo è un caso da manuale. Giorno dopo giorno, è cresciuta la polemica (anche di parte del Pd) fino all'esclusione di Tony Effe con conseguente «danno d'immagine» e corredo di proteste. (il Giornale)