Tony Effe e il no al Capodanno di Roma: tutta la vicenda
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La vicenda dell’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma ha innescato un acceso dibattito tra libertà artistica e sensibilità sociale. Il rapper romano, inizialmente inserito nella line-up dell’evento al Circo Massimo, è stato escluso a seguito di critiche mosse ai testi delle sue canzoni, definiti «violenti, misogini e sessisti» da alcune parti politiche e associazioni. La decisione ha provocato reazioni contrastanti: se da un lato il Campidoglio ha difeso la scelta, dall’altro artisti e colleghi hanno manifestato solidarietà al cantante, rifiutandosi a loro volta di partecipare all’evento o criticando apertamente la decisione. (Io Donna)
Su altri media
L’amministrazione Pd a Roma non passerà alla storia, questo appare chiaro. Ma Roberto Gualtieri e la sua squadra sono riusciti nell’impresa di mandare all’aria il concerto di Capodanno del Circo Massimo (Nicola Porro)
Probabilmente il Campidoglio non si aspettava che per solidarietà si sfilassero anche gli altri due artisti previsti al Circo Massimo, Mahmood e Mara Sattei, lasciando il Comune di Roma e gli organizzatori col compito di trovare nomi in grado di riempire un posto enorme e di farlo in una decina di giorni. (Rolling Stone Italia)
Una polemica che non accenna a placarsi anche per via del fatto che Mahmood e Mara Sattei, colleghi di Tony Effe, hanno deciso di disertare a loro volta la kermesse per solidarietà nei confronti dell’amico e cantante, mettendo a serio rischio l’effettivo svolgimento del concertone al Circo Massimo per via della difficoltà di reperire altri artisti di fama in sostituzione di quelli inizialmente previsti. (Il Fatto Quotidiano)
A sostegno di Tony Effe, inoltre, alcuni artisti hanno dato forfait per il concertone nella Capitale, un evento che si prevede attirerà tra le 70.000 e le 80.000 persone. L'esclusione di Tony Effe dalla line-up della serata ha innescato un serie di reazioni a catena tra i colleghi del rapper, molti dei quali hanno pubblicamente preso posizione sulla vicenda. (WIRED Italia)
Ma non con l’organizzazione del Campidoglio e del sindaco Roberto Gualtieri. Il rapper non lascia ma raddoppia. (ilmessaggero.it)
"Lo scorso 2 dicembre, il programma Striscia la notizia, in seguito all'annuncio dei cantanti in gara al prossimo Festival di Sanremo - scrive Gasparri in una nota - ha richiamato l'attenzione sulla presenza di alcuni rapper-trapper, tra i quali Emis Killa, Fedez, Tony Effe e Guè Pequeno, i cui nomi emergono anche nelle carte dell'inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nelle curve dello stadio San Siro. (fcinter1908)