Per me l’esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma non è censura: torniamo alla realtà
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Poiché siamo un Paese senza problemi, con un governo liberale e progressista e siccome c’è la pace nel mondo, potevamo permetterci la polemica di fine anno su Tony Effe e sulla sua esclusione al concerto di Capodanno a Roma. E invece. E invece si assiste a una passerella di ricchi soggetti privilegiati che esercitano il loro diritto al piagnisteo per la presunta censura ai danni di un loro collega. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Poi attacca i dem: «Ora vi preoccupate delle ingerenze, sono contenta che siate diventati sovranisti».A chi ha un po’ di memoria della sto... (La Verità)
"Nelle ultime 36 ore c'era il colpo dato dall'Ucraina alla Russia, con l'omicidio mirato del generale Kirillov, quasi alla israeliana, un messaggio di forza. Ieri è stato invece il giorno in cui Zelensky con doloro realismo ha detto: 'Non siamo in grado né di riprenderci la Crimea né di contendere il Donbass'. (Liberoquotidiano.it)
La vicenda dell’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma ha innescato un acceso dibattito tra libertà artistica e sensibilità sociale. Il rapper romano, inizialmente inserito nella line-up dell’evento al Circo Massimo, è stato escluso a seguito di critiche mosse ai testi delle sue canzoni, definiti «violenti, misogini e sessisti» da alcune parti politiche e associazioni. (Io Donna)
Il rapper romano, escluso dall'evento ufficiale di Roma Capitale dopo le polemiche sollevate da più fronti, ha annunciato oggi, giovedì 19 dicembre, un concerto evento al Palazzo dello Sport di Roma per quella stessa data, mercoledì 31 dicembre 2024. (La Gazzetta dello Sport)
«Sono sempre me stesso, non so fare l’attore». Inizia così il primo messaggio social di Tony Effe da quando è scoppiato il caso della cancellazione della sua esibizione al concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma, esclusione voluta dal Campidoglio per via dei testi considerati sessisti e violenti. (Rolling Stone Italia)
Il drama del concerto di Capodanno di Roma ha, almeno sulla carta, un vincitore: è Tony Effe, ovvero l'artista della discordia, invitato dal Comune di Roma a esibirsi all'evento al Circo Massimo con i colleghi Mahmood e Mara Sattei e poi gentilmente accompagnato alla porta, il suo nome cancellato dalla lineup del concertone per via delle polemiche legate ai suoi testi considerati violenti e ai riferimenti misogini nelle sue canzoni. (Cosmopolitan)