Olimpiadi, appalti opachi. Nel mirino gli ex manager che gestivano il digitale. L'ombra delle mazzette

IL GIORNO INTERNO

Milano – La finanza nella sede della Fondazione del comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali, della società umbra Vetrya, poi in Quibyt, e Deloitte. L’ipotesi della procura è quella di "corruzione e turbativa d’asta" per l’ex amministratore delegato della stessa Fondazione Vincenzo Novari, l’ex dirigente Massimiliano Zuco e il rappresentante legale delle due società con sede a Orvieto Luca Tomassini (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri media

Il minore dei mali, in fondo. Perché insieme al sondaggio per il logo sarebbero state truccate gare d'appalto e assunzioni, facendo della macchina organizzatrice dell'evento un luogo di malaffare in cui ieri mattina fa irruzione la Guardia di finanza. (ilGiornale.it)

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, l’indagine degli inquirenti di Milano è partita da quei giochini, suonerie, oroscopi attivati da aziende telefoniche sui cellulari di ignari utenti che si vedevano addebiti di pochi centesimi per volta, ma così profittevoli da fare quasi fallire, dopo lo stop a questo mercato, la società Vetrya dell’imprenditore Luca Tomassini che vi fondava le proprie fortune. (Calcio e Finanza)

Le gare nelle quali sono emerse criticità sono tre: quella sullo sviluppo delle piattaforme web e mobile delle Olimpiadi, quella sui servizi Microsoft Office 365 e quella sull’implementazione di Microsoft Azure information protection (un sistema di sicurezza informatica). (IL GIORNO)

Vincenzo Novari, nato a Genova nel 1959, ex amministratore della Fondazione Milano-Cortina, tra gli indagati dalla Procura di Milano nell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta sugli appalti per i servizi digitali delle Olimpiadi invernali 2026, è conosciuto soprattutto per le sfide come uomo d’affari legate all’hi-tech e alle telecomunicazioni. (Corriere Milano)

“Noi siamo una Fondazione di diritto privato e ci occupiamo dell’organizzazione dei Giochi, non delle opere”. Questo è stato uno dei primi concetti che Andrea Varnier, attuale amministratore delegato di Fondazione Milano-Cortina ha voluto chiarire durante l’intervista di un anno fa a ilfattoquotidiano. (Il Fatto Quotidiano)

Corruzione e turbativa d’asta le accuse nell’ambito dell’inchiesta. Nel mirino della procura di Milano le gare per l’affidamento delle prestazioni tecnologiche e della sicurezza delle infrastrutture informatiche della Fondazione nel periodo marzo 2020-marzo 2021. (CorCom)