Quel giorno in cui alla Prima Comunione di mia figlia a Mosca c'era anche Demetrio Volcic
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Per un ragazzo di provincia aspirante giornalista nei primi anni Settanta, Demetrio Volcic non era una firma di successo e nemmeno un inarrivabile esempio professionale.
Lo conobbi personalmente, invece, in un’altra occasione, la Prima Comunione di alcuni ragazzi della piccola colonia italiana di Mosca, tra i quali anche mia figlia Marta.
Sarebbe rientrato in Italia nel 1993 per diventare direttore del Tg1 e poi, nel 1997, senatore del Partito democratico della Sinistra. (Famiglia Cristiana)
La notizia riportata su altri media
L’ultima nostra telefonata era stata prima del lockdown, l’ultima sua mail era la risposta ad alcune mie domande sulle fake news. Il loro compito consisteva per molti versi nel costruire le fake news, magari per spiegare la logica delle medesime. (Il Fatto Quotidiano)
La voce in Demetrio Volcic era un momento di sintesi delle sue umane qualità. Era nato a Lubiana da padre triestino e mamma goriziana. È morto a Gorizia Demetrio Volcic, giornalista, storico corrispondente da Mosca per la Rai. (Il Messaggero Veneto)
Dagli schermi della tv raccontò agli italiani quel mondo oltre la Cortina di ferro grazie alle corrispondenze da Praga, Vienna, Bonn e Mosca - ROMA, 05 DIC - E' morto a Gorizia Demetrio Volcic, giornalista, storico corrispondente da Mosca per la Rai. (Sky Tg24)
È stato insignito del Premio Masi “Civiltà Veneta” nel 1992. Si è sentito coinvolto immediatamente prendendo posizione nella già prestigiosa giuria presieduta dal Prof. Feliciano Benvenuti, apportando idee innovative, maturate qualche anno dopo quando è diventato Presidente del Premio Masi (TgVerona)
È morto questa mattina dopo che le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi mesi. Dopo la fine della Guerra Fredda è stato senatore nel Pds ed Europarlamentare (Ck12 Giornale)
Gorbačëv si avvicinò a salutare con calore un solo giornalista: l'allora corrispondente italiano della Rai Demetrio Volcic. Così Demetrio Volcic chiudeva il suo servizio del Tg delle 20 dell'11 marzo 1985 sulle riforme che l'homo novus dell'Unione Sovietica aveva annunciato in occasione del suo insediamento. (Il Sole 24 ORE)