Genova: spara alla moglie e la uccide, poi si consegna ai carabinieri
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È successo a Sestri Levante. L'uomo: "L'ho fatto per liberarla dalla depressione" È una donna di 72 anni la vittima del femminicidio compiuto questa mattina a Sestri Levante, in provincia di Genova, in un appartamento di via Antica Romana intorno all’ora di pranzo. Ad ucciderla il marito, un 74enne, che le ha sparato con un revolver e poi ha chiamato lui stesso i carabinieri, spiegano al telefono cos’era accaduto. (LAPRESSE)
Ne parlano anche altri giornali
RODRI SCIOPERO – Il tema del calendario calcistico affollato si fa sempre più pressante. In un momento in cui il calcio europeo celebra il nuovo format della Champions League, con più partite e spettacolo, dietro le quinte il malcontento tra i calciatori sta crescendo. (Europa Calcio)
Omicidio nella mattina di oggi, giovedì 19 settembre, in un appartamento in via Antica Romana a Sestri Levante. Un uomo di 74 anni, Giampaolo Bregante, ha sparato con un revolver alla moglie, Cristina Marini, 72 anni, si è poi presentato dai Carabinieri confessando l'omicidio. (Prima il Levante)
Sul posto sono arrivati i medici del 118, anche se ormai per la donna non c'era più nulla da fare, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo alle prese con i primi accertamenti. Accade a Sestri Levante (Genova), poco prima delle 13 di giovedì 19 settembre. (Today.it)
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, fatto anche in base al racconto dell’uomo ai militari, la moglie sembra soffrisse di una forte depressione e anche di scatti d’ira e il marito in preda a un raptus avrebbe impugnato la pistola e sparato. (OglioPoNews)
Un solo colpo di revolver per mettere fine alla vita di Cristina Marini, 72 anni, due in meno di lui, la cui foto abbronzata e sorridente ieri era su tutti i siti e canali tv. Un viso felice, una espressi… (La Repubblica)
Un altro femminicidio in Liguria. Il pensionato si è poi presentato ai Carabinieri e ha confessato.Ai militari ha detto: “Mia moglie era depressa e ha posto fine alla sua sofferenza”. (La Repubblica)
