I lavoratori dell’automotive indicono un maxi sciopero

Il mondo dell’auto sta attraversando forse uno dei periodi più duri dell’ultimo decennio. La contrazione delle vendite e della produzione non sta risparmiando nessun costruttore. Basti pensare alla Volkswagen che ha già annunciato una drastica riduzione del personale in Germania, stimata intorno alle 30.000 unità, è considerata praticamente inevitabile per la sopravvivenza del costruttore. I DUBBI RESTANO - Per quel che riguarda l’Italia è Stellantis a preoccupare di più i lavoratori essendo praticamente l’unico grande costruttore presente nel nostro paese. (AlVolante)

Ne parlano anche altre fonti

Storie che si rassomigliano troppo, quelle degli operai Stellantis, da Mirafiori a Melfi. Tanta cassa integrazione e futuro appeso a un filo. Siamo a Melfi, e la prossima settimana si lavorerà, da calendario, un solo giorno, lunedì, su due turni. (Basilicata24)

Era previsto e alla fine è arrivato: il 18 ottobre 2024 l’intero settore automobilistico italiano si fermerà per uno sciopero generale di otto ore. (FIRSTonline)

Stellantis al centro delle strategie di rilancio del mercato automotive, tra cali di vendite e investimenti nell’elettrico, incentivi e partnership estere. (PMI.it)

Stellantis, cosa sappiamo sulla crisi degli stabilimenti italiani

L’orizzonte più promettente è altrove. “La direzione ha ufficializzato un considerevole calo di richieste di Panda, la cui produzione passa dalle attuali 395 vetture a turno a 320 vetture a turno. (La Gazzetta dello Sport)

Ad annunciarli è stata Fionda, spiegando di voler tagliare un terzo dei suoi 93 dipendenti. L’azienda, con sede a Frosinone e stabilimento a Cassino, fa parte della filiera dell’ex Fiat: compie le lavorazioni di qualità per le Maserati Grecale prodotte nello stabilimento ciociaro. (Il Fatto Quotidiano)

La produzione della Fiat 500 elettrica è stata interrotta per quattro settimane, e con le Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo prodotte in numeri limitati, la situazione nello stabilimento torinese è tra le più critiche del paese. (WIRED Italia)