Erdogan, aspettiamo da Ue fondi per rimpatriare i siriani
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che la Turchia si aspetta un sostegno economico dall'Unione europea (Ue) per rimpatriare i profughi siriani che vivono nel Paese, circa 3 milioni di persone. "Ci aspettiamo un simile sostegno dall'Ue in modo tale che il ritorno dei siriani nel loro Paese diventi una realtà", ha detto Erdogan, citando i fondi dati da Bruxelles ad Ankara negli anni scorsi per la gestione dei profughi, durante una conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, nella capitale turca, trasmessa dalla tv di Stato Trt. (Tuttosport)
Su altre fonti
CONTINUO – Antonio Cassano, in collega di “Viva il Futbol”, ha commentato il percorso dell’Inter in Serie A e Champions League. L’ex attaccante ha continuato a non saper apprezzare il lavoro di Simone Inzaghi. (Inter-News)
Dal 2011 L’Unione europea ha fornito quasi 10 miliardi di euro per sostenere i rifugiati e gli sforzi di accoglienza dei rifugiati siriani. Sono molto lieta di annunciare oggi che è in arrivo un ulteriore miliardo di euro per il 2024. (ilmessaggero.it)
10 minuti In Bangladesh, oltre un milione di profughi Rohingya vivono in condizioni disumane nei campi profughi. La mancanza di prospettive causa un aumento della criminalità organizzata e dei matrimoni precoci. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
L'appello di Von der Leyen: la transizione in Siria sia pacifica (Liberoquotidiano.it)
Il presidente turco ha accolto ad Ankara la capa della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e non ha perso tempo dichiarando di aspettarsi un sostegno economico “dall’Ue in modo tale che il ritorno dei siriani nel loro Paese diventi una realtà”. (Il Fatto Quotidiano)
I centri per migranti in Albania voluti dal governo italiano si erano infatti incagliati nella definizione dei paesi sicuri, che stando alla sentenza della Corte di Giustizia dello scorso 4 ottobre devono essere sicuri integralmente, cioè devono esserlo sia in ogni porzione territoriale entro i propri confini sia per tutte le minoranze. (il manifesto)