Bologna Welcome: "Il turismo cresce. C’è spazio per tutti, ma serve equilibrio"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Daniele Ravaglia, presidente di Fondazione Bologna Welcome, i controlli di finanza e Comune sulle strutture ricettive avranno ricadute sul turismo? "Premetto che è giusto controllare in modo sistematico la regolarità di queste attività. In particolare, colpire chi lavora in nero, producendo un doppio danno: all’erario e alla concorrenza nell’ambito della ricettività cittadina. Di effetti diretti sul turismo non ne attendo, se non sulla qualità dell’offerta che mi auguro sarà spinta a realizzarsi secondo criteri di piena aderenza alle regole". (Il Resto del Carlino)
La notizia riportata su altri media
E non avevano nemmeno la nuova destinazion… Lo ha stabilito il Comune, respingendo il documento di una società (la Cleanbnb Spa) che voleva aprire tre diversi B&B a Bologna:uno in via Bocca di Lupo, l’altro in via Malcontenti e l’ultimo in via Sebastiano Serlio. (la Repubblica)
Tra i B&B finiti sotto la lente nelle prime due settimane di verifica, 80 sono già state multate. Grazie ai primi controlli del Comando provinciale della Guardia di Finanza con la Polizia locale, in sinergia con il Comune, sono stati individuate 250 strutture ricettive prive del Codice Identificativo Nazionale (Cin), il codice per contrastare l’abusivismo nel settore delle locazioni turistiche attivo dal primo gennaio. (Il Resto del Carlino)
La Guardia di Finanza della Tenenza di Senigallia, in collaborazione con la Polizia Locale, ha posto sotto sequestro una struttura ricettiva completamente abusiva e scoperto tre appartamenti affittati... (Virgilio)

Potrebbe costare cara l’idea di subaffittare come bed and breakfast la casa popolare: l’assegnatario, al termine dell’iter di accertamento, "subirà la sanzione del caso, che potrebbe arrivare fino a un provvedimento di decadenza e quindi alla perdita dell’alloggio pubblico". (Il Resto del Carlino)
«Questi controlli incrociati sono molto importanti, danno un segnale e spiegano anche che è possibile collaborare con l'amministrazione». (Corriere della Sera)
Le amministrazioni locali stanno adottando misure per contrastare l'abusivismo nel settore e tornano a chiedere una normativa nazionale, mentre il Codice identificativo nazionale (Cin), obbligatorio dal 2024, registra una sostanziale frenata nella messa in regola. (Italia a Tavola)