Omicidio Vassallo, la frase che incastra gli assassini: «Ci simm fatt pur 'o pescator»

«Ci simm fatt pur 'o pescator». Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia del clan scafatese dei Loreto-Ridosso, borbotta tra sè e sè queste parole di rientro da un colloquio segreto, appena qualche giorno dopo il delitto Vassallo. Ha incontrato Lazzaro Cioffi e Giuseppe Cipriano all’esterno della sua villetta di Lettere. Il sindaco è stato ucciso, in Italia non si parla d’altro. E lui, Romolo Ridosso borbotta quella frase. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Ecco i titoli delle prime pagine dei giornali in edicola. Rassegna stampa a cura di Salernonotizie Ucciso per difendere la sua terra. Dopo 14 anni svolta nelle indagini sul delitto Vassallo: in cella il colonnello Cagnazzo, il carabiniere Cioffi, Ridosso e Cipriano. (Salernonotizie.it)

Le parole del figlio, Antonio Vassallo “Conoscevamo da tempo i nomi che ruotavano attorno all’omicidio di mio padre e ci chiedevamo come come questo giorno non fosse arrivato prima in tutti questi anni”. (Info Cilento)

Il colonnello Fabio Cagnazzo, che compirà 54 anni il 27 novembre, viene da una famiglia di carabinieri. Maresciallo il nonno, generale in congedo il padre. Lui è l’uomo che ha catturato 180 latitanti ed era capo dei Ros a Palermo quando venne arrestato Totò Riina. (Open)

Il delitto Vassallo, arrestati i presunti mandanti. Due sono carabinieri

Il primo cittadino del comune del Salernitano aveva scoperto un traffico di droga che coinvolgeva ambienti della camorra e militari dell'Arma. Svolta nelle indagini sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010. (leggo.it)

Omicidio Vassallo, Cerruti (NM): "Il Cilento si riprenda la sua dignità" Appello del coordinatore provinciale: "I sindaci cilentani hanno bisogno di aiuto" (Ottopagine)

Sono Fabio Cagnazzo, ufficiale dei carabinieri per molti anni in servizio a castello di Cisterna e poi comandante provinciale a Frosinone; Lazzaro Cioffi, all’epoca dell’omicidio anch’egli carabiniere, successivamente arrestato e condannato nell’ambito di una inchiesta sullo spaccio di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano; Giuseppe Cipriano, titolare di una sala cinematografica a Scafati, in provincia di Salerno; Romolo Ridosso, che sarebbe vicino a un clan camorristico di Scafati. (il manifesto)