Marco Liorni vuole denunciare il diffusore del suo video modificato

Marco Liorni furioso, pronto a querelare chi ha diffuso il suo video modificato: "Mi riservo azione legale" Un falso video di insulti sta scuotendo i social: il conduttore non ci sta, e risponde per le rime a chiunque abbia diffuso il contenuto, spiega l'accaduto Nelle ultime ore, Marco Liorni è finito al centro di una polemica a causa di un video deepfake circolato su Instagram e TikTok. Il conduttore, noto per aver condotto negli ultimi giorni il programma L’Anno Che Verrà, è stato ritratto in un filmato in cui sembrava pronunciare insulti e bestemmie durante la serata di Capodanno su Rai 1. (Libero Magazine)

La notizia riportata su altri media

Dopo una giornata di polemiche, Angelo Sotgiu dei Ricchi e Poveri prende la parola e recita il mea culpa dopo il caso mediatico che lo ha travolto dopo l’apparizione nel Capodanno di Rai 1. Fonte: IPA (Libero Magazine)

Il Capodanno 2025 inizia con una gaffe diventata subito virale. L'imprecazione è immediatamente rimbalzata su X, trasformandosi in tormentone a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. (Corriere della Sera)

Arrivano le scuse di Angelo Sotgiu dei Ricchi e Poveri dopo gli insulti diretti ai fonici durante il programma L’anno che verrà in diretta Rai, la notte di Capodanno. «Ho il microfono chiuso, teste di cao», aveva inveito il cantante dal palco contro i tecnici e la regia. (Open)

Angelo dei Ricchi e Poveri si scusa per la parolaccia di Capodanno (e spiega cosa è successo): «Non si sentiva la mia voce»

Non ci ricorderemo il discorso di Mattarella, ma gli auguri lirici di Angelo dei Ricchi e Poveri, le parole di cui aveva bisogno il Paese. È di più, molto di più: un editoriale. (Il Fatto Quotidiano)

Tutto il caos della serata ha causato un vero e proprio terremoto in Rai, che si è concluso con il licenziamento di Antonio Azzalini, allora responsabile intrattenimento di Rai Uno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il cantante ha detto: «Mi scuso con i lavoratori e con il pubblico per aver usato parole e toni sconvenienti, inusuali per me, in un momento di concitazione perché non si sentiva distintamente la mia voce». (ilmessaggero.it)