Mirafiori, niente regalo di Natale: sotto l'albero ancora uno stop per le Carrozzerie. Si rientra dopo la Befana

Mirafiori, niente regalo di Natale: sotto l'albero ancora uno stop per le Carrozzerie. Si rientra dopo la Befana
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TorinOggi.it ECONOMIA

Nessun regalo di Natale in anticipo, anzi. Le Feste passeranno ancora nel segno dell'incertezza sul futuro di Mirafiori. Stellantis ha infatti comunicato oggi ai sindacati che lo stabilimento rimarrà chiuso - per quanto riguarda le Carrozzerie - dal 2 al 17 dicembre, data che si aggancia alla chiusura collettiva dell'impianto dal 18 fino al 5 gennaio, come da accordo siglato nelle scorse settimane per le festività di fine anno. (TorinOggi.it)

La notizia riportata su altre testate

Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino e Gianni Mannori responsabile Fiom di Mirafiori dichiarano: «Come avevamo preventivato, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali continua in modo esponenziale. (Fiom-Cgil)

La ragione, spiega il gruppo in una comunicazione alle organizzazioni sindacali, è la persistente situazione di incertezza nelle vendite di vetture elettriche in svariati mercati europei che rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori e di vetture del settore del lusso in alcuni paesi extraeuropei come Cina e Stati Uniti. (RaiNews)

Un bel mese di cassa integrazione abbondante per i 1.800 dipendenti delle carrozzerie di Mirafiori: questo è il regalo di Natale di Stellantis. (Il Fatto Quotidiano)

FIM-CISL: “Molto negativo l’approccio di Stellantis a Mirafiori”

Anche un lungo stop per le Carrozziere di Mirafiori. Stellantis ha comunicato ai sindacati la sospensione delle attività produttive dal 2 al 17 dicembre. Il periodo di cassa integrazione sarà seguito dalla chiusura generale dell'impianto dal 18 dicembre al 5 gennaio frutto di un accordo siglato nelle scorse settimane in relazione alle festività di fine anno. (La Repubblica)

Rischia di farsi sentire sulla pelle di 250 lavoratori di Mirafiori il problema della cassa integrazione che va a esaurimento . Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La motivazione alla base di questa scelta risiede nella bassa redditività dei modelli prodotti, che non garantiscono un ritorno economico sufficiente a giustificare la continuazione della produzione”. (ClubAlfa.it)