Malattia del Congo, accertamenti in corso su decesso di un italiano di ritorno dal Congo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
In seguito al decesso di Andrea Poloni, un 55enne di Trevignano (Treviso), rientrato da un viaggio nella Repubblica Democratica del Congo, le autorità sanitarie italiane hanno avviato una serie di accertamenti per comprendere le cause della morte. Poloni, che aveva visitato la capitale Kinshasa e le regioni settentrionali lungo il fiume Congo, non avrebbe avuto contatti con personale sanitario né si sarebbe recato in ospedale dall'insorgenza dei sintomi fino al loro peggioramento. Inoltre, non risulta che abbia seguito alcuna terapia farmacologica.
Il Ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo ha recentemente dichiarato che nella provincia di Kwango, a Panzi, si è verificato un focolaio di una malattia misteriosa, inizialmente identificata come "malattia del Congo". Questa patologia, caratterizzata da sintomi respiratori gravi, è stata successivamente confermata come una forma particolarmente aggressiva di malaria. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riscontrato un tasso di positività alla malaria pari all'80% tra i contagiati.
Le autorità sanitarie italiane, in collaborazione con l'Aulss2 Veneto, stanno monitorando attentamente la situazione, pur non avendo rilevato, al momento, ulteriori casi sospetti. Tuttavia, il Veneto ha attivato misure di sorveglianza in via precauzionale per prevenire eventuali contagi. La notizia del decesso di Poloni ha suscitato sconcerto nella comunità locale, mentre si cerca di fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla sua morte.
La malattia del Congo, come confermato dalle autorità sanitarie congolesi, è una forma grave di malaria che si manifesta con problemi respiratori.