Guerra Russia-Ucraina: Erdogan vede Putin, basi per un accordo di pace. Il Cremlino: non può essere mediatore

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan insiste con Vladimir Putin per convincerlo a sedersi a un tavolo e porre fine al conflitto in Ucraina. I leader di Russia e Turchia si sono incontrati in occasione di un vertice del 'Gruppo di Shanghai', di cui la Turchia è Paese osservatore, in corso nella capitale del Kazakistan, Astana. «Una pace giusta in Ucraina è possibile». Questo il messaggio di Erdogan a Putin, recapitato all'interno di un faccia a faccia in cui il leader turco ha ribadito la road map di Ankara (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

In occasione dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, Vladimir Putin ha incontrato sia Xi Jinping che Recep Tayyip Erdogan in due incontri separati nei quali sono state affrontate tematiche di rilevanza mondiale (il Giornale)

Gli “amici” parlano a Putin di pace. Ma la nota di Ankara ha … (Il Fatto Quotidiano)

Di Angelo Gambella – (Notizie Geopolitiche)

Le cornici di Putin. Ad Astana per la foto con Xi e per allargare le alleanze anti-occidentali (di G. Belardelli)

Il presidente russo e l'omologo cinese si incontreranno anche qui, dopo il faccia a faccia avuto a Pechino lo scorso maggio. Astana è in questi giorni una città blindata. Nella capitale del Kazakistan, dove il 3 e il 4 luglio si svolge il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Sco), va in scena l'ennesimo vertice "anti-Nato". (Today.it)

Le relazioni fra Russia e Turchia "si stanno progressivamente sviluppando nonostante tutte le difficoltà dell'attuale situazione globale", ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, incontrando ad Astana l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan (il Dolomiti)

I protagonisti di questa storia sono il presidente russo Vladimir Putin e il leader cinese Xi Jinping, che tornano a incontrarsi - per la seconda volta in due mesi - in uno dei formati divenuti, nel tempo, veicolo dell’affermazione di un ordine “alternativo” rispetto a quello democratico guidato dagli Stati Uniti. (L'HuffPost)