Chi era Nicola Di Carlo, l'autista del pullman morto nel Po a Torino
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Aveva 64 anni ed era il fondatore e titolare insieme al fratello di una ditta di trasporti con sede a Guglionesi, paese dove l'uomo - originario dell'Abruzzo - viveva con la sua famiglia. L' azienda organizza visite turistiche, è operativa in Molise e Lombardia ed è specializzata nell’organizzazione di gite scolastiche ascolta articolo Si chiamava Nicola Di Carlo l'autista del pullman che ha perso la vita ieri pomeriggio, dopo che il mezzo di cui era alla guida è precipitato nelle acque del fiume Po a Torino (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri giornali
È distrutta dal dolore la famiglia dell'imprenditore di 63 anni, fondatore della “Di Carlo Tours” con sedi a Guglionesi, in provincia di Campobasso, e in Lombardia, che opera con bus turistici in tutta Italia da almeno un decennio. (La Repubblica)
TORINO. Nicola Di Carlo, 64 anni, originario dell’Abruzzo ma residente ormai da tempo a Guglionesi, un comune in provincia di Campobasso in Molise. Imprenditore, era fondatore e titolare della Di Carlo Tours, un’azienda di trasporti creata e gestita insieme ai figli specializzata nell’organizzazione di viaggi turistici e scolastici. (Il Centro)
Operazione complessa I... (Virgilio)
A bordo c'era solo l'autista - Nicola Di Carlo, 63 anni - che è stato recuperato, privo di conoscenza. Il mezzo ha sfondato un parapetto, è precipitato nel fiume e si è parzialmente inabissato. (il Giornale)
Sono proseguite a Torino le operazioni dei vigili del fuoco per estrarre dal fiume Po il pullman turistico finito in acqua mercoledì pomeriggio. Nell’incidente è morto l’autista del mezzo. Le gru hanno sollevato il bus e dopo aver fatto defluire l’acqua all’interno, lo hanno posto sulla sede stradale. (LAPRESSE)
Torino, ore 17,30 di ieri, cuore pulsante della città, un bus turistico falcia la ringhiera in cemento dei Murazzi e piomba nel Po. «Stavamo montando i tavolini lungo il fiume e ci si è parata davanti una scena da film horror, un pullman era a penzoloni giù dal muretto, è rimasto in quella posizione per una manciata di interminabili secondi e poi con un boato si è inabissato nell’acqua». (ilmessaggero.it)