Francia, più tasse su ricchi e imprese ma niente patrimoniale

Francia, più tasse su ricchi e imprese ma niente patrimoniale
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Il Sole 24 ORE ESTERI

Un bilancio «migliorabile». Perché scritto in 15 giorni. Michel Barnier, primo ministro francese, apre le porte ai contributi del Parlamento ma un aspetto del budget resterà immodificabile: il rigore della manovra, che supera i 60 miliardi, tocca il 2% del Pil e ricorda quella, altrettanto rigorosa, del 1983. Il bilancio approvato dal consiglio dei ministri, e inviato alle camere, prevede tagli per 41,3 miliardi e maggiori imposte per 19,3 miliardi. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Eppure Bruno Le Maire, l’ex ministro dell’Economia, ancora a inizio 2024 rassicurava i francesi, i mercati finanziari e l’Europa, con previsioni al 4,4%: “Il punto di svolta nel risanamento delle nostre finanze pubbliche è stato raggiunto e sarà mantenuto con fermezza”, aveva detto all’epoca. (Il Fatto Quotidiano)

Intervistato dalla televisione Lci, il coordinatore della France Insoumise (Lfi), Manuel Bompard, ha denunciato il »piano di austerità più violento che la Francia abbia mai conosciuto«. Dopo il tentativo (fallito ieri) di sfiduciare il premier in Parlamento, l'opposizione di sinistra è tornata già da questa mattina alla carica contro la manovra. (Corriere del Ticino)

Non bastavano il rallentamento dei consumi in mercati chiave come la Cina e la prudenza sulla prospettiva di ripresa nel 2025. Per la Francia si tratterebbe di una manovra economica senza precedenti, con tagli alla spesa per 40 miliardi di euro ed entrate da tassazione per 20 miliardi. (Pambianconews)

I sacrifici e una visione politica

I tagli alla spesa rappresenteranno poco più di due terzi delle entrate totali, mentre il resto proverrà da tasse più alte per aziende, ricchi e settore energetico. Il Primo Ministro Michel Barnier ha annunciato una serie di aumenti fiscali mirati alle grandi imprese, quindi le blue-chip francesi potrebbero essere attive oggi. (XTB)

Nel suo discorso programmatico, Barnier aveva allertato sulla “spada di Damocle” dei conti pubblici, sotto la sorveglianza … Comincia in Francia un autunno all’insegna dell’austerità nonostante questa parola non sia mai stata pronunciata da Michel Barnier (la Repubblica)

Il problema è che, avendo sbagliato il primo passo concreto - con la proposta di cancellare l’ indennità universale per il combustibile (Winter Fuel Allowance), che vale fino a 300 sterline per 10 milioni di pensionati- Starmer ha subìto un drastico crollo di popolarità che adesso dovrà gestire, non senza difficoltà. (Corriere della Sera)