VIOLENZA Riuniti di Foggia, ondata di aggressioni contro sanitari non si ferma: due nuovi episodi

FOGGIA – “L’ondata di aggressioni ai danni del personale sanitario nel Policlinico Riuniti di Foggia non si arresta. Nei giorni scorsi sono avvenuti due nuovi episodi, i quali alimentano la paura e l’angoscia nel personale sanitario e possono indurre ad abbandonare il Servizio sanitario nazionale compromettendo così la qualità e l’universalità dell’assistenza. Per questo abbiamo chiesto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, quali iniziative, con particolare riguardo alla provincia di Foggia, intenda adottare per prevenire i casi di violenza nei confronti del personale sanitario e anche a difesa del sistema sanitario regionale. (StatoQuotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

La violenza contro gli operatori sanitari è insensata e inaccettabile. “Nel Lazio non c’è spazio per chi insulta o aggredisce medici e infermieri che, con grande spirito di sacrificio, spendono la propria vita al servizio degli altri. (AbitareaRoma)

“Telecamere, pulsanti e interventi tempestivi delle forze dell’ordine per tutelare il personale sanitario. Saranno i punti salienti dei protocolli d’intesa tra Regione, Asl e forze dell’ordine. Ringraziamo il prefetto, questo è un primo importante passo per tutelare la sicurezza del personale sanitario”. (OKMugello - News dal Mugello)

L' Ordine delle professioni infermieristiche della Provincia di Trento condanna con fermezza le continue aggressioni ai danni degli infermieri e degli altri operatori sanitari, episodi sempre... (Virgilio)

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L’incontro era stato chiesto dal presidente di Regione Michele Emiliano, in seguito alle numerose aggressioni che hanno colpito medici e infermieri negli ospedali pugliesi nei giorni scorsi. (LecceSette)

La prevenzione delle violenze e aggressioni che avvengono nelle strutture sanitarie deve essere portata avanti da un’organizzazione aziendale “rivolta all’identificazione dei fattori di rischio per gli operatori sanitari” attuando “le strategie ritenute più opportune”. (CGIL Modena)