Aggressioni contro medici e infermieri, tempi più rapidi per l'intervento delle forze dell'ordine

- In seguito alle numerose aggressioni che hanno colpito medici e infermieri negli ospedali pugliesi nei giorni scorsi, il presidente della Regione Michele Emiliano ha richiesto una riunione del Comitato regionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata nella sede della Prefettura a Bari. Durante l'incontro, è emerso che saranno stabiliti protocolli di intesa fra Asl e forze di polizia per contrastare tali episodi di violenza, attraverso una riduzione dei tempi di intervento delle forze dell’ordine.

Nel Lazio, il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha dichiarato tolleranza zero contro la violenza su medici e infermieri, sottolineando che nel 2023 sono stati 1219 i lavoratori laziali che hanno denunciato un’aggressione, di cui il 65% donne e il 57% personale infermieristico. Rocca ha ribadito che nel Lazio non c’è spazio per chi insulta o aggredisce coloro che, con grande spirito di sacrificio, dedicano la propria vita al servizio degli altri.

Anche l'Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Trento ha espresso una ferma condanna contro le continue aggressioni ai danni degli infermieri e degli altri operatori sanitari, episodi sempre più frequenti nella provincia. Questi atti di violenza, oltre a mettere a rischio l’incolumità degli operatori sanitari, ledono gravemente il sistema sanitario provinciale, fondato sui valori di cura, rispetto e dignità umana.

In risposta a questa crescente ondata di violenza, la Regione Lazio, insieme agli Ordini dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri e degli Infermieri della provincia di Roma, ha organizzato un incontro per la sicurezza dei professionisti sanitari. Durante l'evento, è stato affisso uno striscione con la scritta “Stop alla violenza contro gli operatori sanitari” nella palazzina A di via Cristoforo Colombo 212, per sensibilizzare al rispetto degli operatori sanitari.

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