"So dove lavori, ti taglio la gola". Le minacce agli infermieri

So dove lavori, ti taglio la gola. Le minacce agli infermieri
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Nurse24 SALUTE

So dove lavori, ti taglio la gola e Facevo il pugile, stai attento . Sono alcune delle tante aggressioni verbali rivolte dai pazienti agli operatori sanitari nel Pronto soccorso dell'ospedale di Mondovì e nella struttura residenziale psichiatrica di Ceva, in provincia di Cuneo, dove la situazione risulta altrettanto critica sul fronte della sicurezza. Gli episodi di violenza, tre quelli noti nella zona soltanto nel mese di settembre, continuano a verificarsi sempre con maggiore frequenza mettendo seriamente a rischio la sicurezza e la salute psicofisica dei lavoratori. (Nurse24)

Ne parlano anche altre fonti

Così l’Australian Institute of Criminology ha definito la Sanità. E, alla luce dei dati mondiali, non è una provocazione (IL MONDO - RIVISTA ITALIANA ILLUSTRATA DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E SOCIETA')

E’ un esercizio da brividi andare a vedere il numero delle aggressioni subite da autisti e controllori di autobus o altri mezzi del trasporto pubblico. Nonché fa spavento la follia devastatrice che si abbatte quasi ogni giorno su medici e infermieri, aggrediti, persino con incursioni a mano armata, dentro gli ospedali e i Pronto soccorso, da parenti e amici di ricoverati la cui morte o il peggioramento delle loro condizioni vengono imputati al personale sanitario, e subito sottoposti all’inesorabile vendetta degli energumeni accusatori, che arrivano persino a distruggere macchinari e a picchiare il personale. (Gazzetta di Parma)

La prevenzione delle violenze e aggressioni che avvengono nelle strutture sanitarie deve essere portata avanti da un’organizzazione aziendale “rivolta all’identificazione dei fattori di rischio per gli operatori sanitari” attuando “le strategie ritenute più opportune”. (CGIL Modena)

Aggressioni in sanità: dall'Ordine degli infermieri l'invito a denunciare

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Opi Trento. (Nurse Times)

Negli ultimi giorni, però, pare che si sia alzata l’asticella. Medici, Infermieri, OSS ma anche professionisti sanitari, amministrativi e altri degenti. Le notizie di aggressioni negli ambiti di cura sembrano essere in aumento e non fare sconti a nessuno. (AssoCareNews.it)

«Chiediamo alle aziende sanitarie che quando si verifica un infortunio e un caso per cui un operatore sanitario viene refertato, scatti d’ufficio la trasmissione del caso agli organi competenti, come già previsto dalla normativa». (gonews)