"So dove lavori, ti taglio la gola". Le minacce agli infermieri

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Nurse24 SALUTE

So dove lavori, ti taglio la gola e Facevo il pugile, stai attento . Sono alcune delle tante aggressioni verbali rivolte dai pazienti agli operatori sanitari nel Pronto soccorso dell'ospedale di Mondovì e nella struttura residenziale psichiatrica di Ceva, in provincia di Cuneo, dove la situazione risulta altrettanto critica sul fronte della sicurezza. Gli episodi di violenza, tre quelli noti nella zona soltanto nel mese di settembre, continuano a verificarsi sempre con maggiore frequenza mettendo seriamente a rischio la sicurezza e la salute psicofisica dei lavoratori. (Nurse24)

Ne parlano anche altre fonti

FOGGIA – “L’ondata di aggressioni ai danni del personale sanitario nel Policlinico Riuniti di Foggia non si arresta. Nei giorni scorsi sono avvenuti due nuovi episodi, i quali alimentano la paura e l’angoscia nel personale sanitario e possono indurre ad abbandonare il Servizio sanitario nazionale compromettendo così la qualità e l’universalità dell’assistenza. (StatoQuotidiano.it)

Sono le parole di David Nucci intervenuto stamani in rappresentanza dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche Firenze-Pistoia all’incontro avvenuto a Palazzo Medici Riccardi e che ha portato a misure concrete con un patto stretto tra Regione e Prefettura sul tema aggressioni al personale sanitario. (gonews)

L’incontro era stato chiesto dal presidente di Regione Michele Emiliano, in seguito alle numerose aggressioni che hanno colpito medici e infermieri negli ospedali pugliesi nei giorni scorsi. (LecceSette)

“Nel Lazio non c’è spazio per chi insulta o aggredisce medici e infermieri che, con grande spirito di sacrificio, spendono la propria vita al servizio degli altri. La violenza contro gli operatori sanitari è insensata e inaccettabile. (AbitareaRoma)

Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze Galli Torrini Font +: Stampa Commenta (OKMugello - News dal Mugello)

Se non fosse che tutti abbiamo bisogno di medici e infermieri. Con il risultato che quella che un tempo era una professione appetibile ora ha perso molto del suo appeal. (Corriere della Sera)