Bimbo in coma per il formaggio, il papà: “È cieco e paralizzato. Dai colpevoli solo silenzio”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Mamma, papà, vedo i mostri”. Sono state le ultime parole di Mattia Maestri il 7 giugno del 2017, poi è piombato nel buio. Da quel giorno non vede più, non parla e ogni muscolo del suo corpo si è addormentato. Sente solo le voci ma non le riconosce. Mattia è in stato vegetativo da quando ha 4 anni, dopo aver mangiato un formaggio con latte crudo contaminato dal batterio Escherichia coli. Suo padr… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Una condanna al massimo della pena prevista per il reato di lesioni personali colpose gravissime e cioè a una sanzione di poco meno di 2500 euro ciascuno (esattamente 2478 euro). (Il T Quotidiano)
Confermate le condanne per il caso del bimbo da 8 anni in coma per aver mangiato un formaggio a latte crudo contaminato: "Non è una vittoria, ma c'è una verità" (il Dolomiti)
Il commento degli avvocati Paolo Chiariello e Monica Cappello di Trento, parti civili nel processo per lesioni gravissime causate a un bambino dal formaggio a latte crudo, dà il senso della … (Il Fatto Quotidiano)
Giovanni Battista Maestri commentando la decisione della Corte di Cassazione di confermare la condanna a carico dell'ex presidente del caseificio sociale di Coredo, Lorenzo Biasi, e al casaro, Gianluca Fornasari, per lesioni gravissime causate a Mattia Maestri, che nel 2017 ha mangiato un pezzo di formaggio a latte crudo contaminato dall'escherichia coli. (leggo.it)
«Non posso dirmi felice per la sentenza di Cassazione di ieri, perché dopo aver perso un figlio non si può più dirsi felici. Dico però che c'è stato un passaggio importante per fare in modo che quello che è successo a Mattia non accada a un altro bambino». (ilmessaggero.it)
A 8 anni dalla tragedia del piccolo Mattia, il bimbo di 4 anni (oggi 12enne) finito in stato vegetativo dopo aver mangiato un pezzo di formaggio a latte crudo contaminato, diventano definitive le condanne per l'ex presidente del caseificio sociale di Coredo (provincia di Trento) Lorenzo Biasi e il casaro Gianluca Fornasari. (Today.it)